Per il candidato premier del M5S si potrà votare oggi su Rousseau.  Come è noto sul blog di Grillo è stata resa nota la ‘lista provvisoria’ dei candidati per la premiership dell’M5S. Sette cittadini, finora del tutto sconosciuti, già ribattezzati dagli oppositori i 7 nani di Biancaneve (Cicchetti Vincenzo, Fattori Elena, Frallicciardi Andrea Davide, Ispirato Domenico, Novi Gianmarco, Piseddu Nadia, Zordan Marco) pronti a sfidare il big Luigi di Maio. Gli altri big del movimento, tra cui Alessandro di Battista ‘Dibba’ e il leader dell’ala oltranzista Roberto Fico, si sono fatti da parte.

Grillo, a Roma da lunedì, sul suo blog ha parlato di primarie vere, non di primarie fiction come accade nel Pd, attirandosi le dure repliche degli esponenti del partito democratico. Una situazione bulgara, l’ha definita Roberto Saviano, che come provocazione si è candidato a premier M5S accanto a Di Maio, con il quale condivide lo status di indagato per diffamazione.

Ogni iscritto al sito www.movimento5stelle.it entro la data del 1 gennaio 2017, abilitato ad accedere a Rousseau, maggiore d’età e che abbia certificato la sua identità tramite il caricamento di un proprio documento, potrà esprimere un solo voto a favore di un solo candidato. I risultati della votazione saranno depositati presso due notai alla chiusa della votazione stessa, e saranno resi pubblici sabato 23 settembre dal palco di Italia 5 Stelle. Un voto lampo, dunque,  lontano dai riflettori di Italia 5 Stelle.

Il motivo sembra essere duplice: c’è, innanzitutto da tutelare la piattaforma Rousseau da eventuale attacchi hacker ma c’è anche da archiviare una gestione della competizione che a tanti non è piaciuta. A cominciare dagli ortodossi e da Roberto Fico, silente come mai in questi giorni e con il quale resta il gelo dei vertici.

Il risultato delle primarie   è assolutamente scontato con Luigi Di Maio che sarà incoronato candidato premier ma, soprattutto, capo politico del Movimento.

Da domenica, insomma, Di Maio avrà anche il potere di sanzionare chiunque attentasse al suo ruolo e l’ultima parola su una questione che agita, in queste ore, persino le fila dei 5 stelle più fedeli: le candidature alle prossime elezioni politiche.

Avremo un candidato premier che presenterà un programma condiviso dalla rete,  spiega Alfonso Bonafede, un deputato dall’ascesa fulminante nella ‘stanza dei bottoni’ della Casaleggio Associati,  avremo una squadra di ministri che i cittadini conosceranno prima delle elezioni e credo sia la prima volta che accade nella storia. Stiamo facendo il massimo per dare davvero nuovo vigore alla democrazia in questo Paese.

In  realtà si parla  oggi di un Movimento dilaniato al suo interno sulla questione del ruolo politico conferito a Di Maio che i suoi ‘compagni di strada’ faticano a riconoscergli. Per i vertici stellati, il conferimento del potere a Di Maio era necessario per lasciare Grillo libero da incarichi in una campagna elettorale che si annuncia senza esclusione di colpi.

L’investitura di Di Maio potrebbe essere il preludio a nuovi addii eccellenti, anche perchè in campagna elettorale non verranno tollerate critiche. E questo è un abito troppo stretto da indossare per Roberto Fico, il leader dell’ala ortodossa che parlerà dal palco a Rimini dopo giorni di silenzio.

 Grillo e Casaleggio vogliono truppe fresche nel nuovo Parlamento, ‘soldati’ pronti ad obbedire senza porsi troppe domane…