Dopo le elezioni “sara’ necessario un confronto congressuale aperto e chiaro nel Pd”. Lo dice, in un’intervista a La Repubblica, il sindaco di Firenze Dario Nardella. “Nel bel mezzo del Ferragosto e a un mese dalla ripresa della scuola che dovrebbe essere il nostro unico cruccio oggi ci mettiamo a parlare di alleanze coi 5Stelle e legge elettorale – spiega – Di temi fondanti della nostra identita’. E lo facciamo a partire dalle stanze romane. Cosi’ non va bene”. Nardella non giudica Zingaretti ma “esorto il mio segretario ad essere chiaro. Vogliamo parlare di alleanze politiche coi 5 Stelle? Di legge elettorale? Di bipolarismo? Di modello di partito? Perfetto” ma “facciamo un congresso. Non diamo le cose per gia’ fatte come e’ sembrato in questi giorni”. Sono questioni “enormi e ineludibili che nessuno puo’ piu’ dribblare”. Prima di parlare “di alleanze e modelli elettorali dobbiamo rifarci la carta d’identità”.
Nardella non e’ pregiudizialmente contrario “all’alleanza coi 5 Stelle, non lo sono mai stato nemmeno in Toscana, ma senza condivisione di valori chiari no”. Parlare di matrimonio coi 5 Stelle “solo per battere Salvini senza prima aver capito cosa vogliamo e’ sbagliato”. Se si parla “di un nuovo bipolarismo con Pd e 5 Stelle uniti contro le destre diventa difficile spiegare che in Umbria l’accordo si fa e in Toscana no, nelle Marche si’ e in Campania no. E come la mettiamo con la Capitale? Non possiamo mica delegare il futuro di Roma a un processo politico ‘locale’. Basta andare avanti per tentativi”. Ora “lavoriamo per vincere, in Toscana e non solo. Dopo le elezioni la fase congressuale sara’ ineludibile”.