M5s, scoppia il caso dei rimborsi. Le dimissioni di Fioramonti hanno aperto una nuova spaccatura all’interno del Movimento con la stretta agli inadempienti che rischia di aumentare il numero dei dissidenti. Nelle scorse ore, si precisa sul Blog delle Stelle, è stata inviata una mail per ricordare a tutti i morosi di pagare la propria quota entro l’anno. Non si tratta di “un impegno morale” ma di “una vera e propria obbligazione giuridica“.
La tensione all’interno del Movimento continua ad essere molto alta con i vertici che sono pronti a sanzionare tutte le persone che fino a questo momento non hanno saldato il debito con il partito. Si tratta di un meccanismo di dubbia legittimità che si è inceppato per quanto riguarda le espulsioni. Il pugno duro pentastellato ha dato i propri frutti fino alla scorsa legislatura, mentre da quando il partito è andato al governo qualche problema c’è stato. Il motivo? La paura di dare vita a un nuovo gruppo alternativo al Movimento con i numeri della maggioranza che sono davvero a rischio.
La situazione non è delle più semplici in casa M5s con il numero dei dissidenti che rischia di aumentare: “I deputati critici – spiega De Toma all’Adnkronos – sono circa una decina“. E tra questi ci sono anche Roberto Cataldi e Ignazio Corrao che attacca: “Lo scherzetto di Fioramonti ci è costato mezzo ministero“.
Nella bufera è finita anche la deputata Yana Ehm che ha postato sui social una foto delle vacanze alle Maldive. Un periodo di relax finito nella bufera visto il momento del suo partito. E non mancano commenti sulla questione delle restituzioni.