M5S tra Grillo e ordinanza del Tribunale di Napoli

L’ordinanza del Tribunale di Napoli, che di fatto ha rimosso Conte dal ruolo di leader e ha annullato le modifiche allo statuto del Movimento 5 Stelle, ha gettato il gruppo politico nel caos. Nella giornata di ieri Conte ha rivendicato il proprio ruolo e la sua leadership, mentre oggi è arrivato tramite i social anche il commento di Beppe Grillo, il fondatore del M5s.

Grillo ha scritto sui social: “A seguito dell’Ordinanza del Tribunale di Napoli”, “ha acquisito reviviscenza lo Statuto approvato il 10 febbraio 2021. Le sentenze si rispettano. La situazione, non possiamo negarlo, è molto complicata“.

Grillo, nel suo post, ha proseguito: “In questo momento non si possono prendere decisioni avventate. Promuoverò un momento di confronto anche con Giuseppe Conte. Nel frattempo, invito tutti a rimanere in silenzio e a non assumere iniziative azzardate prima che ci sia condivisione sulla strada da seguire”.

La decisione del Tribunale di Napoli ha di fatto trasformato il M5s in un partito a guida congelata, in un momento già complicato in seguito alle tensioni tra Conte, attuale non-leader, e Di Maio, ministro degli Esteri ed ex leader del movimento.

Tensioni nate nei giorni successivi alla rielezione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che sono confluite nelle dimissioni dello stesso Di Maio dal Comitato di garanzia.

Nel frattempo, Conte ha dichiarato che la sua leadership “non dipende dalle carte bollate” e ha annunciato una nuova votazione sulle modifiche allo statuto, necessarie anche dopo la bocciatura della Commissione di garanzia per gli statuti e la trasparenza dei partiti politici.

In un comunicato dipanato nel pomeriggio del 7 febbraio, il M5s ha fatto sapere che “sarà questa l’occasione per proporre agli iscritti – anche con meno di sei mesi di anzianità – la ratifica delle delibere sospese in via provvisoria”. Un punto centrale per il ricorso dei tre attivisti, secondo i quali le “modifiche non sono state adottate con il quorum indicato dallo Statuto modificato”.

Giuseppe Conte è stato costretto a dimettersi. Il Tribunale di Napoli ha sospeso le due delibere con cui, lo scorso agosto, il M5S aveva modificato il suo statuto e di fatto eletto Conte come presidente.

Con la decisione del Tribunale di Napoli decade la carica di Conte, ma emerge anche l’incompatibilità di alcune attuali cariche negli organi di garanzia, con le restrizioni previste dal precedente statuto, che è ritornato in vigore. “Il precedente statuto – spiega l’avvocato Borrè esclude che queste cariche possano essere ricoperte da soggetti che rivestano incarichi istituzionali”. Anche i cinque vicepresidenti decadono, essendo cariche non previste dal vecchio statuto.

Il Movimento si trova ora letteralmente decapitato: solo un intervento salvifico da parte di Grillo, forse, potrebbe sparigliare le carte e ridefinire i contorni di una vicenda assai nebulosa, come sostiene anche l’avvocato Lorenzo Borrè, che segue la causa.

Cosa succede, dunque, adesso al Movimento? “Il M5S si trova all’anno zero con l’azzeramento delle sue cariche. In questo momento la guida non c’è. Altre fughe in avanti, insistendo con le procedure già annullate dal Tribunale, rischiano di porre il M5S su un binario morto” prosegue Borrè.

Unica via di uscita sarebbe la costituzione del comitato direttivo. Beppe Grillo potrebbe indire le votazioni del comitato direttivo, come ha fatto lo scorso 29 giugno. Solo dopo aver votato il nuovo comitato direttivo, si possono eleggere i nuovi membri del comitato di garanzia, i probiviri e tutto il resto.

Posto che l’ordinanza del Tribunale di Napoli sembra anche riabilitare il voto su Rousseau, ora una nuova udienza è prevista per il 1° marzo. Lontani i tempi in cui il Movimento pareva integro e saldo su principi inderogabili, che poi si sono sciolti come neve al sole, come nel caso del finanziamento pubblico ai partiti, a cui anche i grillini hanno ceduto.

Matteo Renzi cavalca l’onda dopo l’ordinanza del tribunale di Napoli che ha decapitato i vertici del Movimento 5 stelle e prende in Giro Giuseppe Conte sui suoi canali social: “Il professor Conte ha scritto lo Statuto dei Cinque Stelle con la stessa chiarezza con cui scriveva i Dpcm: il risultato è l’esplosione del Movimento. E questa volta non c’è stato nemmeno bisogno di combatterli: hanno fatto tutto da soli #StelleCadenti”.

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