‘Scusate, ma il mio turno è finito’. Sono queste le parole pronunciate da un macchinista che, terminato il turno di lavoro mentre era ancora alla guida di un treno, ha deciso di fermarsi e scendere, lasciando in aperta campagna 109 passeggeri. È accaduto in Spagna, dove un macchinista dell’azienda ferroviaria Renfe, ha deciso di rispettare alla lettera il suo orario di lavoro, con il risultato che ha abbandonato il treno su cui viaggiava a metà corsa.
Il convoglio era partito da partito da Santader in direzione di Madrid, raggiungendo per una fermata la piccola stazione di Osorno. Erano circa le 21.15 quando il macchinista è sceso dal treno in attesa di ricevere il cambio, ma quando il collega che aspettava non si è presentato, ha deciso di andarsene. La giustificazione? Il suo turno era finito e lui voleva andare a casa.
Il treno è rimasto fermo per circa due ore prima che i passeggeri si accorgessero di ciò che era accaduto. All’inizio hanno pensato ci fosse stato un guasto, poi hanno capito che il macchinista era sceso dalla locomotiva e se ne era andato. Furibondi hanno chiamato la compagnia ferroviaria, la Renfe, che ha organizzato un sistema di trasporto sostitutivo con i bus. I passeggeri sono riusciti a raggiungere Madrid, alla fine, con ben 5 ore e mezza di ritardo.
Il macchinista si è giustificato affermando che aveva raggiunto il tempo massimo di guida consentito dalla legge (5 ore e mezza) e per questo aveva bisogno di una sostituzione. Quando la compagnia gliel’ha negata, per motivi di sicurezza, ha scelto di andarsene. L’azienda ferroviaria Renfe ha diramato un annuncio di scuse per i passeggeri, informandoli che potranno richiedere a breve il rimborso totale del biglietto. La compagnia ha anche spiegato di aver aperto un’inchiesta interna, per capire cosa sia accaduto davvero.