Emmanuel Macron ci sta e rilancia la sfida a Matteo Salvini e Viktor Orbàn. Il premier ungherese aveva definito il presidente francese ‘il principale oppositore’ dei sovranisti europei e l’inquilino dell’Eliseo ha prontamente raccolto il guanto e alzato la posta, includendo nel novero dei ‘nemici’ anche il ministro dell’Interno italiano e leader leghista, Matteo Salvini.
In ballo, come sottolinea il ‘Corriere’ ci sono le elezioni europee di maggio 2019, quando i sovranisti tenteranno di far dilagare l’ondata partita dall’est e approdata in Italia. ‘Se si considera che in Francia c’é un nemico del nazionalismo, della politica dell’odio, dell’Europa che deve pagare quel che ci fa comodo e non impone alcuna forma di responsabilità e solidarietà, hanno ragione’ ha detto Macron: ‘Nei prossimi giorni e nei prossimi mesi dovremo prendere decisioni approfondite per affrontare il tema della migrazione, questo implica serietà e spirito di responsabilità, restando fedeli ai nostri valori, come il diritto d’asilo, con una vera politica nei confronti dei Paesi d’origine e interna’.
In vista del consiglio europeo sul tema migrazione che divide l’Ue e che si terrà il 20 settembre a Salisburgo, Macron ha constatato che si sta strutturando un’opposizione forte tra nazionalisti e progressisti e per questo è andato in Danimarca e Finlandia alla ricerca di alleati per costituire un ‘arco progressista’ contro i governi nazionalisti e populisti.
A stretto giro Matteo Salvini ha replicato dicendo che ‘il principale avversario di Macron, sondaggi alla mano, è il popolo francese. Anziché dare lezioni agli altri governi spalanchi le proprie frontiere, a partire da quella di Ventimiglia. E la smetta di destabilizzare la Libia per interessi economici’.
Al posto di dare lezioni agli altri, inviterei l’ipocrita presidente francese a riaprire i confini e accogliere le migliaia di rifugiati che aveva promesso di prendere. L’Italia non è più il campo profughi d’Europa, la pacchia per scafisti e buonisti è finita!, ribadisce Salvini sui suoi canali social: ‘Da inizio 2017 ad oggi la Francia del ‘bravo Macron’ ha respinto più di 48.000 immigrati alle frontiere con l’Italia, comprese donne e bambini. Sarebbe questa l’Europa ‘accogliente e solidale’ di cui parlano Macron e i buonisti?’.
Nonostante il tono piccato, scrive ancora ‘La Stampa’, nella sua edizione cartacea, il ministro italiano è in realtà felicissimo che il presidente francese si dichiari suo avversario: è la consacrazione a leader dell’Europa populista, un successo di visibilità internazionale. Fino a due mesi fa, una polemica Macron-Salvini sarebbe stata un periodo ipotetico dell’irrealtà. Dunque, le sue provocazioni pagano. E Salvini ha tutta l’intenzione di proseguire la sua personale politica estera, del tutto parallela e indipendente a quella del governo Conte e del suo ministro degli Esteri, Moavero.
Per l’appuntamento delle elezioni europee dire che Salvini sia ottimista è poco. Sente montare in tutta la Ue l’onda d’urto euroscettica e sovranista, e del resto i sondaggi italiani sono lì.
Sul fronte M5s, il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo assicura al ‘Messaggero’ che non c’è un pregiudizio nei confronti di un patto con Macron ma prima deve cambiare rotta su Tripoli. E, riguardo la possibilità di far parte dell’alleanza Orban-Salvini per le Europee risponde che il Movimento ‘come sempre correrà da solo alle prossime elezioni e poi valuterà la migliore soluzione sulla base dei numeri e dei programmi delle altre forze politiche’.