‘Bisogna essere chiari e guardare le cifre. L’Italia non sta vivendo una crisi migratoria come c’era fino all’anno scorso. Chi lo dice, dice una bugia’, afferma il presidente francese Emmanuel Macron all’Eliseo dopo l’incontro con il premier spagnolo Pedro Sanchez sottolineando che gli sbarchi rispetto all’anno scorso sono calati dell’80%. Per Macron, siamo invece in presenza in Europa di una crisi politica scaturita da estremisti che giocano sulle paure. Ma non bisogna cedere nulla allo spirito di manipolazione o ipersemplificazione della nostra epoca.
In realtà Macron che, in linea di principio, si appella al trittico ‘Libertà, Uguaglianza e Fratellanza, non trova niente di meglio che riversarsi, sulla ‘democrazia’ che sa di libertà, civiltà e benessere attraverso una fondamentale garanzia: il rispetto della volontà popolare.
La nostra testata osservava ieri che anche la democrazia ha i suoi limiti osservando che parlare di democrazia è anche assistere all’alternarsi ciclico dei regimi dove, purtroppo’, può inserirsi per taluni motivi, chiari o meno chiari, può trasformandosi in oclocrazia.
Questo termine si rivela oggi di estrema attualità. Oclocrazia significa governo delle masse dove la democrazia viene abolita e si trasforma in violenta demagogia, o democrazia del popolaccio o, in termini più eleganti, la democrazia del populismo.
Vero è che la nostra democrazia, rinata dopo la distruzione totale della Seconda guerra mondiale, vive oggi una profonda crisi di valori, dove anche i più fondamentali- l’eguaglianza, la dignità della persona- vengono lasciati da parte da una massa di aggressività ed ignoranza.
Il popolo è diventato, in diversi paesi, massa cedendo all’egoismo e all’avidità, dimenticando la solidarietà, prendendosela con gli ultimi e tenendo buoni i veri nemici della giustizia.
La nostra testata, sempre ieri, notava che Macron in realtà si atteggia a vittima del ‘nazionalismo’ di Salvini e bolla il governo italiano come frutto dei ‘populisti lebbrosi’. Il tema sono gli immigrati. Macron vanta dalla sua il trittico libertè, fraternitè, egalitè ma non per i migranti. Salvini ha dichiarato finita la ricreazione facendo capire che a Roma è cambiata la musica con un cambio di spartito che a Macron non piace. Non perché abbia a cuore le sorti dei disperati su cui lucrano un po’ tutti, dagli scafisti ad alcune Ong passando per i gestori dei centri d’accoglienza ma perché vuole gestire in solitaria il dossier libico con tutta la sua enorme montagna di interessi e la posta in gioco si chiama Mediterraneo. Quello stesso mare che per molti è la ‘via’ e che per noi è la ‘vita’. Macron ha le idee chiare come le aveva Nicolas Sarkozy che con brutale cinismo eliminò politicamente e fisicamente Mouammhar al Gheddafi.
E questa non è una ‘teoria’ ma un ‘fatto’. Punto e a capo.
Francia e Spagna proporranno al vertice europeo sui migranti l’istituzione di ‘centri chiusi’ sul territorio europeo ‘nei paesi di primo sbarco’, ha annunciato Macron. I centri, ha spiegato Macron, dovrebbero avere mezzi europei che consentano una solidarietà finanziaria immediata, un’istruzione rapida dei dossier, una solidarietà europea in base alla quale ogni paese prenda in modo organizzato le persone che hanno diritto all’asilo.
La proposta dei centri chiusi nei paesi di sbarco che Francia e Spagna si apprestano a fare domani a Bruxelles è una soluzione che sarebbe europea a livello intergovernativo, può darsi che un giorno diventi europea ma non siamo costretti ad aspettare, non è una regola che sarebbe gestita dalla Commissione a 27, informa sempre Macron, all’Eliseo durante la conferenza stampa congiunta con il premier spagnolo, Pedro Sanchez.
Chiediamo di non gestire caso per caso, proporremo domani uno schema chiaro: che lo sbarco di migranti rispetti le regole e i principi umanitari di soccorso e che avvenga nel porto sicuro più vicino.
‘650mila sbarchi in 4 anni, 430mila domande presentate in Italia, 170mila presunti profughi a oggi ospitati in alberghi, caserme e appartamenti per una spesa superiore a 5 miliardi di euro. Se per l’arrogante presidente Macron questo non è un problema, lo invitiamo a smetterla con gli insulti e a dimostrare la generosità con i fatti aprendo i tanti porti francesi e smettendo di respingere donne, bambini e uomini a Ventimiglia’, risponde il vicepremier e ministro dell’interno Matteo Salvini.
Nel caso in cui si verifichi un evento di ‘distress’, una richiesta di soccorso, nelle acque di Ricerca e soccorso della Libia, le autorità competenti sono quelle libiche e bisogna coordinarsi in primo luogo con loro: è quello che la Guardia costiera italiana scrive in un ‘messaggio circolare, di carattere tecnico-operativo’ per tutte le navi che si trovano in zona libica nel momento in cui si verifica l’emergenza.
Una nave cargo, la Alexander Maersk, battente bandiera danese, con a bordo più di 110 migranti soccorsi nel Mediterraneo, è ancora davanti al porto di Pozzallo. Secondo quanto si è appreso la nave è stata rifornita di viveri e di beni di prima necessità in attesa di ricevere l’autorizzazione a entrare nel porto.
‘In questo momento le navi di due Ong sono nel Mediterraneo, in attesa di caricare immigrati. Le navi di altre tre Ong sono ferme in porti Maltesi. Che strano’, scrive Salvini su Fb: ‘La Lifeline, infine, nave fuorilegge con 239 immigrati, è in acque maltesi. Tutto questo per dirvi che il Ministro lo farò insieme a Voi, condividendo tutte le informazioni che sarà possibile e per ribadire che queste navi si possono scordare di raggiungere l’Italia: voglio stroncare gli affari di scafisti e mafiosi!’.
‘Il risultato delle trattative sui migranti in Ue, dal punto di vista dell’Italia, è ancora aperto’, afferma il ministro dell’Interno Matteo Salvini in un’intervista a der Spiegel, uscita oggi in Germania. Alla domanda se la decisione sia ancora aperta, Salvini risponde: ‘Sì. La differenza col passato è che l’approvazione dell’Italia non è garantita a priori. Noi siano pronti a trattare, punto per punto’.
A leggere bene la vicenda migranti chi dimostra strapotere e arroganza è senza ombra di dubbio Emmanuel Macron…