Linea dura del presidente del consiglio, Matteo Renzi, sulla corruzione. “I corrotti pagheranno tutto. Fino all’ultimo giorno, fino all’ultimo centesimo”, scrive il premier su Twitter. “Giovedì mattina alle 8 porteremo quattro piccole grandi modifiche al codice penale in materia di corruzione perchè si alza la pena minima della corruzione, da quattro a sei anni, per cui se hai rubato puoi patteggiare ma un po’ di carcere lo fai”, spiega. Le nuove misure verranno portate domani in consiglio dei ministri e Renzi annuncia anche che sarà allungato il periodo di prescrizione per i reati di corruzione, e che sarà reso molto più semplice procedere alla confisca dei beni di chi ha rubato ed è condannato con sentenza passata in giudicato. Si dovrà restituire il maltolto fino all’ultimo centesimo se è provata la corruzione. Il governo metterà in campo piccoli interventi contro la corruzione, ma molto seri e molto significativi, per far capire che in Italia il vento è cambiato e chi ruba, chi corrompe, sarà perseguito fino all’ultimo giorno, fino all’ultimo centesimo. La Regione Lazio, a seguito dell’esplosione di “Mafia Capitale”, blocca una gara d’appalto da 60 milioni che aveva attirato l’attenzione delle persone arrestate in questi giorni, quasi ad indicare che il vento stia realmente cambiando. “Anche da queste cose faremo capire che non basta essere indignati per qualche ora”, sottolinea il premier. Il governatore laziale, Nicola Zingaretti, commenta le scelte del premier: “Bene Renzi. I corrotti vadano in carcere ed è giusto reagire per un’altra idea della politica”. Il suo contributo Zingaretti lo ha fornito annullando la gara prevista per l’acquisto del Servizio Cup per le Asl. Per non ingenerare dubbi sulla trasparenza o, peggio, prefigurare tentativi di infiltrazione mafiosa la direttrice della Centrale Acquisti ha disposto la revoca immediata della gara, spiega il governatore. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha delegato il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro a esercitare i poteri di accesso e di accertamento nei confronti del Comune di Roma. Il prefetto dopo un incontro con Ignazio Marino spiega la decisione presa: “Non ci sarà commissariamento. Tre funzionari da me delegati accederanno ad alcuni atti del Comune dei Municipi. Il sindaco ha offerto grande collaborazione. Mi auguro che questo lavoro possa iniziare nei prossimi giorni”. Il mandato dei commissari sarà di tre mesi, rinnovabile una sola volta per un periodo analogo”. Sono cominciati intanto a piazzale Clodio gli interrogatori di garanzia di quattro degli otto indagati nell’inchiesta finiti agli arresti domiciliari una settimana fa. A tenere gli interrogatori è il gip Flavia Costantini, magistrato che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare, alla presenza del pm Luca Tescaroli, uno dei titolari dell’inchiesta giudiziaria. Laura Boldrini, presidente della Camera, afferma che i partiti devono fare pulizia al loro interno perché la questione morale è imperativa. Bisogna: “ricominciare da chi sta nei partiti: per quale motivo le persone decidono di fare politica? Bisogna anche andare oltre perché il sistema è marcio in quanto tutti vogliono lucrare sul sistema, non solo i politici ma anche chi dovrebbe occuparsi del benessere delle persone più vulnerabili. Bisogna rilanciare la questione dell’onestà a tutti i livelli, soprattutto quello politico ma anche in altri. Fatta chiarezza si deve mettere in campo un sistema di controllo e monitoraggio che sia all’altezza”. Dello stesso avviso è Piero Grasso, presidente del Senato: “La politica deve avere uno scatto, un colpo di reni, una rivolta morale per cercare di eliminare prima ancora della magistratura dalle proprie fila coloro che non meritano di rappresentare i cittadini”.
Cocis