“L’assoluzione del generale Mario Mori e del colonnello Mauro Obinu, nel processo per favoreggiamento a Cosa Nostra, smonta l’ennesimo teorema di quei ‘professionisti’ dell’antimafia che hanno dato credito al ‘tarocco Ciancimino’. Quello stesso Ciancimino che, sempre altri magistrati, già da tempo, hanno dichiarato del tutto inattendibile. Dopo anni di gogna mediatica, dopo cento udienze e novanta testi ascoltati tra accusa e difesa, si smontano teoremi fantasiosi che nulla hanno a che vedere né con la mafia né con la giustizia”. Così in una nota, il senatore del Pdl Francesco Aracri, a margine della vicenda sulla trattativa Stato-mafia. “E rimanendo su questo tema, ieri e oggi, in Senato –aggiunge Aracri- si è discusso e votato sulla istituzione della commissione Antimafia di Palazzo Madama, assistendo a proposte ‘fantasiose’, come quella del collega e magistrato Felice Casson, di attribuire a questa commissione anche competenze in tema di ‘stragi’, quando esistono quelle designate già per questo”. “Farei notare che, mentre da ieri si cavilla su questo punto, la poltrona della Procura nazionale antimafia, presieduta fino a sei mesi fa dall’attuale Presidente del Senato Grasso, è vacante perché i magistrati non trovano un accordo per designare il nuovo ‘nome’. Poltrona, di un’importanza estrema per contrastare le mafie e la criminalità organizzata”. Lo dichiara il senatore Francesco Aracri, membro della Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni di Palazzo Madama.