“Ora cosa hanno da dire tutti quei conduttori televisivi e quei magistrati che avevano fatto di Ciancimino junior un sorta di eroe mediatico ed un’icona dell’antimafia? La seria inchiesta della procura di Roma ha confermato quello che da tempo sostenevamo. E cioè che si trattava di un personaggio che aveva gestito i patrimoni accumulati dal padre mafioso in modo tutt’altro che trasparente. Attendiamo ancora sentenze esemplari per il possesso del tritolo in casa sua, ma vorremmo che alcuni che ne avevamo fatto un simbolo chiedessero pubblicamente scusa agli italiani. E’ una delle vicende più inquietanti della recente storia. Chi ha commesso una sfilza di reati, ha trafficato in ogni parte di Europa, è stato eretto a fonte della verità e della legalità. C’è veramente da vergognarsi per quanti lo avevano tenuto nei loro uffici, perfino dentro i Palazzi di Giustizia, o sotto lo sguardo compiacente delle proprie telecamere. Ci sono ancora magistrati seri in Italia che lavorano in maniera determinata smentendo i propri colleghi che invece preferiscono mischiare politica e giustizia”. Lo ha dichiarato il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri.