“E’ quasi bizzarro che Ciancimino Junior sia stato arrestato stamani, su decisione dei magistrati di Bologna, con l’accusa di evasione fiscale e associazione per delinquere mentre aspettiamo ancora che sia processato per possesso di candelotti di tritolo in casa. Chi sia Massimo Ciancimino è noto. I giudici della procura di Caltanissetta lo hanno definito uno pseudo collaboratore e comunque più favorevole agli interessi di Cosa nostra che a quelli dello Stato. Oggi i magistrati di Bologna gli contestano, tra l’altro, anche l’aggravante del favoreggiamento alla mafia. Nonostante ciò non sono mancati magistrati e giornalisti che lo hanno elevato a icona antimafia contro ogni evidenza e buon senso. È tempo che su personaggi simili si cali definitivamente il sipario. E che, al processo sulla presunta trattativa tra lo Stato e la mafia, la sua testimonianza sia valutata anche alla luce di quanto affermato dai magistrati di Caltanissetta e di Bologna. È tempo di andare fino in fondo, stabilire chi ha depistato, chi ha favorito la mafia, chi ha cancellato il carcere duro e perché”. Lo dichiara il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri (Pdl).
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‘Immigrazione e cooperazione internazionale’, 11 novembre h. 9,30, Hotel Tiziano Lecce
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