Ventotto anni fa veniva ucciso dalla mafia un imprenditore tenace e solo, Libero Grassi, ammazzato a colpi d’arma da fuoco nel centro di Palermo, il 29 agosto 1991, mentre si stava recando nella sua azienda. Si ribello’ alle estorsioni, ma fu anche vittima della solitudine e dall’isolamento a cui fu relegato da istituzioni, colleghi imprenditori e cittadini. Alle 7.40, in via Vittorio Alfieri, c’è stata una deposizione di fiori di vinca donati dai titolari di Galileo Garden, anche loro coraggiosi oppositori al racket delle estorsioni, alla presenza della famiglia e delle istituzioni.
Alle 15.30, presso il Parco Libero Grassi, si svolgerà terza edizione della “Vela per l’inclusione sociale”: veleggiata in barche d’altura con i ragazzi di piazza Magione accompagnati da Addiopizzo, la Lega Navale Italiana e Alfredo Chiodi, nipote di Libero Grassi. L’iniziativa finalizzata alla prevenzione e alla riduzione del disagio socio-culturale e a favorire l’inclusione sociale, si inserisce nell’ambito delle attivita’ educativa territoriale svolte da Addiopizzo nel quartiere della Kalsa. Alle 19, al Nautoscopio, in piazza Capitaneria di Porto, “Le cicatrici della crescita”: introduce il giornalista Roberto Puglisi che dialoga con Alice Grassi, Davide Grassi e Massimiliano Noviello, con la testimonianza di uno dei commercianti di origine bengalese che si sono ribellati al racket con il sostegno di Addiopizzo. Lettura di alcuni brani del libro “L’altro casalese”, sull’omicidio di Domenico Noviello e della lettera al “Caro estorsore” di Libero Grassi.