Il gip di Roma, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto il processo con rito immediato per 34 persone coinvolte nella seconda tranche dell’inchiesta su Mafia Capitale, tra cui Massimo Carminati, Salvatore Buzzi, ritenuti i capi del clan, politici locali e imprenditori. Il giudice ha fissato il processo al prossimo 5 novembre unificandolo all’altro, già disposto. Sarà dunque un vero e proprio maxiprocesso che vedrà alla sbarra in totale 59 persone. Il giudice ha fissato il processo al prossimo 5 novembre unificandolo all’altro, che coinvolge un’altra trentina di persone, già disposto il 30 maggio scorso. Il procedimento si svolgerà davanti ai giudici della X sezione penale e vedrà alla sbarra in totale 59 persone. Per il secondo atto dell’inchiesta andranno a processo anche esponenti della politica locale come l’ex capogruppo di Fi al consiglio regionale, Luca Gramazio e l’ex presidente del Consiglio comunale di Roma, Mirko Coratti del Pd. Per gli imputati le accuse vanno, a vario titolo, dall’associazione per delinquere di stampo mafioso, alla corruzione, turbativa d’asta, estorsione, riciclaggio e usura. Rinviati a giudizio anche i consiglieri comunali Massimo Caprari e Giordano Tredicine, l’ex presidente del Municipio X (Ostia) Andrea Tassone, Guido Magrini, nella qualità di Direttore del Dipartimento delle Politiche Sociali della Regione Lazio, l’ex assessore comunale Daniele Ozzimo. Compariranno davanti ai giudici anche l’imprenditore Daniele Pulcini e i dirigenti della cooperativa ‘La Cascina’ (Francesco Ferrara, Salvatore Menolascina, Carmelo Parabita e Domenico Cammisa).
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