La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un provvedimento emesso dal Tribunale di Catania con il quale è stata disposta la confisca dell’imponente complesso societario e patrimoniale di Antonio e Carmelo Paratore, rispettivamente padre e figlio. E’ stato smantellato l’impero imprenditoriale legato al clan catanese Santapaola Ercolano, uno dei gruppi più importanti della Sicilia orientale, attivo in svariati settori, ma principalmente nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti. Negli anni padre e figlio sono riusciti a creare una vera e propria galassia di imprese, diversificando le attività della famiglia con società attive nei servizi di pulizia degli ospedali, nel settore immobiliare e nella gestione di un notissimo stabilimento balneare, sito sul litorale catanese. Il provvedimento riguarda in particolare 14 società di capitali. La certosina indagine avviata nel 2020 dalla Dia, in perfetta sintonia con la Procura distrettuale etnea, ha preso in esame la posizione economica, finanziaria e patrimoniale degli imprenditori, già coinvolti in indagini penali coordinate dalla Procura etnea, sulla scorta delle quali erano stati tratti in arresto con l’operazione denominata ‘Piramidi’. Con il provvedimento di confisca, è stato riconosciuto il rapporto sussistente da svariati decenni con il boss ergastolano Maurizio Zuccaro oggi detenuto presso il carcere Opera di Milano, storico esponente del clan Santapaola-Ercolano, già condannato per l’omicidio di Luigi Ilardo, nota “fonte Oriente” ucciso a Catania nel 1996.
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