Giancarlo Magalli rischia di finire a processo a causa della lite con Adriana Volpe e dell’accusa di diffamazione aggravata.
Secondo il giudice il conduttore avrebbe scritto su Facebook una frase “lesiva per la reputazione” della collega 45enne. Come riporta il Corriere della Sera, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma avrebbe respinto la richiesta di archiviazione del pubblico ministero, accogliendo l’opposizione presentata da Adriana Volpe tramite i suoi legali.
La lite fra la showgirl e il presentatore finisce quindi in tribunale, con un processo che sta già facendo discutere. Era il marzo del 2017 quando, durante una puntata de ‘I Fatti Vostri’, la Volpe rivelò l’età di Giancarlo Magalli. Il conduttore si infuriò in diretta e la apostrofò dandole della “rompip***e”. Lo scontro in seguito si spostò dalla tv ai social, quando Magalli, rispondendo ad un commento apparso su Facebook, attaccò la Volpe.
“Le ho detto solo che è una rompip***e e quello è un fatto, non un insulto – scrisse -. Poi lei, e questo forse ti ha coinvolto, ha cercato di farlo passare come un insulto alle donne, ma io ce l’avevo solo con lei, non con le donne che ho sempre rispettato e che forse si sentirebbero più insultate se sapessero come fa a lavorare da 20 anni…”.
Quest’ultima frase, che sembra riferita ad un oscuro segreto di Adriana, potrebbe costare molto cara a Magalli, accusato di diffamazione aggravata per aver leso la reputazione della collega.
Lo scontro però non si ferma ed entrambi i conduttori hanno commentato quanto accaduto sui social. “Dato che qualcuno si è precipitato ad inondare con comunicati – ha scritto Magalli – dai quali sembra che io sia sotto processo e quasi in galera per avere ironizzato sui motivi per i quali una certa persona lavora, a seguito di querela proposta da quella persona, il Pubblico Ministero, cioè colui che dovrebbe sostenere l’accusa, ha chiesto l’archiviazione per inconsistenza dei fatti”.
“Quella persona e i suoi avvocati – ha aggiunto il presentatore – hanno fatto opposizione all’archiviazione ed il Giudice per le Indagini preliminari ha negato l’archiviazione, rimettendo la decisione su un eventuale giudizio al Giudice per le Udienze Preliminari. Quindi non è affatto certo che ci sarà un processo e, se dovesse esserci, non si sa come potrebbe finire, dato che la pubblica accusa non lo voleva nemmeno fare. Questo tanto per dire le cose come stanno. Che pazienza che ce vo’!”.
Immediata la risposta di Adriana Volpe: “Ecco l’ennesimo tentativo di negare la realtà di fronte all’evidenza – ha scritto in un post social -. Le opinioni personali non contano, contano gli atti processuali e quelli dicono che Magalli andrà a processo. Nessuna udienza preliminare. Quella a mezzo Facebook è una diffamazione per cui è prevista la citazione diretta a giudizio. Il tempo è galantuomo”.