Questa è una storia di diritti negati. L’ennesima. Spesso ci capita di assistere a delle vere e proprie ingiustizie. Lo scriviamo chiaro, senza ulteriori fronzoli: Non ci va giù l’idea che in un paese come il nostro che si vanta di essere civile e dove ci sono politici che sperperano il danaro pubblico si debba assistere, quotidianamente, a fatti che ci fanno pensare e seriamente che a volte sarebbe meglio andarsene da un’altra parte. C’è chi però non se la sente di sottostare a “regole” che non hanno nulla a che vedere con uno stato civile come dovrebbe essere il nostro. Morena Ferrara è una ragazza di soli ventidue anni. Non chiede nulla di più che poter continuare a studiare. Invalida sin dalla nascita, è affetta da una malattia incurabile che oltre tutto è anche degenerativa ossia una Osteogenesi imperfetta. Lo stato con il conseguimento della maggiore età ha pensato bene di farle un regalo per i suoi diciotto anni, togliendole in un colpo solo la pensione di invalidità e l’accompagnamento. Secondo i medici Morena è in grado di poter camminare da sola. Strano davvero se si analizza la parola “degenerativa”. Una malattia che non migliora con il tempo, anzi, con il passare degli anni è sempre più spietata. Morena non ci sta a con tutta la forza che le è rimasta è partita dalla Liguria, settecento chilometri, per protestare davanti al Parlamento a Roma. Cosa chiede ? Solo il diritto allo studio. “Mi piacerebbe conseguire il diploma ma a scuola non mi accettano perché potrei cadere e farmi male. Mia mamma è disoccupata, si è licenziata dal lavoro per potermi stare vicino e mio padre ci ha abbandonati. Me lo dite come faccio ad andare a scuola e a mantenermi se non ho più la mia pensione ?”. Morena non è l’unico caso di malasanità. Non è il primo e non sarà l’ultimo. Forza Morena non mollare, continua a lottare per una causa giusta con la speranza che qualcuno recepisca il tuo messaggio, il tuo sincero quanto condivisibile grido di dolore.