Da ieri in Mali c’è un tentativo di colpo di Stato, dove militari golpisti hanno prima attaccato e poi annunciato di avere sotto controllo il palazzo presidenziale di Bamako. Secondo alcune fonti locali, dopo un lungo scontro a fuoco con le guardie presidenziali, i ‘ribelli’ sono riusciti ad avere la meglio: alcuni ministri sarebbero stati arrestati e tra essi il capo della diplomazia, Soumeylou Boubeye Maiga. “Abbiamo messo fine al regime incompetente” di Bamako, hanno annunciato gli ammutinati. Alle prime ore del giorno, i militari golpisti hanno annunciato alla televisione di Stato, occupata ieri, di avere assunto il potere e sospeso la Costituzione. A partire da oggi è stato decretato il coprifuoco, ha detto il capitano Amadou Sanogo, presidente della giunta che ha assunto il comando delle operazioni sotto il nome di Comitato nazionale per la democrazia e la restaurazione dello Stato. L’operazione militare che ha portato al golpe è partita dal campo militare di Kati, a una quindicina di chilometri dalla capitale, con la visita del ministro della Difesa, Sadio Gassama che avrebbe voluto rassicurare i soldati sull’impegno del governo nella lotta contro i ribelli Tuareg che stanno mettendo a ferro e fuoco il nord del paese. “Vogliamo delle munizioni per combattere i ribelli tuareg, quel che è troppo è troppo”, ha dichiarato un caporale del campo di Kati. Il dipartimento di Stato americano ha chiesto una fine immediata delle violenze e di regolare ogni controversia nel paese “attraverso il dialogo e la non violenza”. Analogo è stato l’appello della Francia.
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