“Dopo il caldo record di dicembre con un autunno che dal punto di vista climatologico ha fatto segnare una temperatura superiore di 1,1 gradi la media, lo sbalzo termico provoca danni alle colture se non avverrà in modo progressivo”. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’andamento climatico anomalo, sulla base dei dati Isac Cnr.
“La bolla di calore se prolungata – sottolinea la Coldiretti – può risultare pericolosa per le piante che, ‘ingannate’ dalle temperature miti, riprendono vita e rischiano di essere poi bruciate da gelate causate dal brusco abbassamento della temperatura. Il caldo è molto anomalo, sia in pianura, sia in collina e sia in montagna e le piante è come se si trovassero in una sorta di primavera anticipata ed alcune piante da frutto potrebbero manifestare un risveglio, con le gemme che si rigonfiano diventando vulnerabili al freddo inverno”. “Per non creare problemi – conclude la Coldiretti – la colonnina di mercurio dovrebbe scendere lentamente senza restare a lungo sotto lo zero. Il 2016 si appresta a classificarsi a livello globale come l’anno più caldo di sempre con le temperature della terra e degli oceani che nei primi 11 mesi sono risultate le più elevate di sempre”.