Bombe d’acqua, grandinate e poi di nuovo sole e temperature oltre la media stagionale. Tutti fenomeni tipici del clima tropicale che non hanno risparmiato la Toscana in questo scorcio d’estate, colpendo in modo particolare il settore agricolo e danneggiando circa il 20% dei prodotti ortofrutticoli made in Tuscany. A lanciare l’allarme e’ Confagricoltura Toscana, impegnata in un monitoraggio costante delle produzioni e delle raccolte. Tra le aree piu’ danneggiate, quella di Castiglion Fiorentino (Arezzo). “Le produzioni piu’ delicate, come quelle di zucchine e insalate, sono andate in parte distrutte. Per questo e’ ipotizzabile che nei prossimi giorni saranno meno disponibili sul mercato, con un conseguente aumento dei prezzi e dei prodotti provenienti dalle altre regioni”, spiega ancora Tonioni, presidente della sezione di prodotto ortofrutta di Confagricoltura Toscana.
Messi a dura prova anche i coltivatori di pomodori in quanto le piogge hanno provocato un aumento delle malattie funghigene. “Inoltre, la raccolta dei pomodori da sugo, che avviene proprio in questo periodo, – prosegue – potrebbe subire una battuta d’arresto, visto che i macchinari impiegati non possono lavorare sui terreni bagnati”. Ma il clima tropicale non porta solo conseguenze negative: a beneficiarne e’ soprattutto il comparto frutticolo. Dunque, a settembre arriveranno sul mercato pesche, mele e pere toscane dolci e profumate. “La produzione di questi tre frutti ha un valore tra i 25 e i 30 milioni di euro – conclude Tonioni -. E’ un po’ presto per capirne il valore di mercato. La vendita delle mele e’ partita molto bene, mentre per la pesca ha gia’ registrato un 10% in piu’ rispetto al 2017”.