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In Emilia Romagna la situazione si aggrava di ora in ora. Ed è drammatica. Continue le evacuazioni e senza sosta i salvataggi da parte di gommoni e canoe nelle città più colpite, dove le strade si sono trasformate in torrenti travolgendo tutto. Finora il bilancio provvisorio è di nove morti e migliaia di sfollati. Ma purtroppo è destinato ad aggravarsi, come ha annunciato il ministro Nello Musumeci nel corso della conferenza stampa dalla sede della Protezione civile. Sono tre i morti soltanto a Cesena, travolti da una frana. Le zone di Cesena e Faenza sono quelle particolarmente colpite per l’esondazione dei fiumi. Circa 5mila le persone che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni. A pieno regime la macchina dei soccorsi mentre i sindaci continuano ad avvisare le popolazioni di non muoversi. Frane e smottamenti ovunque, fermo il traffico ferroviario sulla dorsale appenninica. Non percorribile l’A14 nel tratto romagnolo. Annullato il Gran Premio di Formula 1 di Imola in programma domenica prossima.
Sono 600 i vigili del fuoco, provenienti da tutta Italia, che operano per far fronte alla richieste di soccorso. Cinque battelli veloci, 25 militari, due elicotteri, due squadre di sub, un aereo ATR42 sono stati messi a disposizione per entrare in azione dalla Guardia Costiera. Il premier Giorgia Meloni segue costantemente l’evoluzione dell’emergenza. E da Anchorage, in Alaska, ha partecipato in videoconferenza a un punto del comitato operativo della Protezione Civile. In collegamento con il ministro Nello Musumeci, il governatore Stefano Bonaccini e il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. «Il governo c’è. Al fianco delle popolazioni colpite e delle istituzioni sul territorio», ha detto il premier.
Allerta senza sosta. Sono 24 i comuni allagati, tutti i fiumi dell’Emilia Romagna sono tracimati. Migliaia gli evacuati, finora 4mila ma la cifra è provvisoria, linee telefoniche in tilt, 50mila le persone senza energia elettrica. «L’allarme continua». È il ministro Musumeci a fare il punto della situazione con la stampa fornendo i numeri degli evacuati, delle vittime e dei soccorsi, tutti in continuo aggiornamento. Sono pochi i precedenti di una pioggia così abbondante. «La media dell’acqua piovana è di 200 millimetri in 36 ore che in alcune zone ha raggiunto la quantità di 500 millimetri», ha detto Musumeci. «Parlo delle province più colpite quindi Forlì-Cesena e Ravenna. Se si tiene conto che in un anno la piovosità in quella regione è di mille millimetri vi renderete conto della potenza che le precipitazioni hanno assunto nelle ultime ore».
«Sono 50mila gli utenti rimasti senza energia elettrica: 270 unità dell’Enel sono al lavoro per ripristinare il servizio. Sono invece 100mila utenti mobili privi di servizio e 10mila utenti fissi. In Emilia Romagna il traffico ferroviario regionale è tutto bloccato, continua invece a funzionare il traffico sulle tratte nazionali e quello sull’alta velocità», ha detto Musumeci, assicurando il massimo impegno della Protezione civile e del governo. Ha confermato lo stop agli obblighi fiscali e contributivi per le popolazioni colpite dalle alluvioni.
«Quello che è accaduto in Emilia Romagna era già accaduto ad Ischia e potrà accadere in tutte le altre zone del Paese», ha detto. «C’è in tutta Italia una carenza di manutenzione delle aste fluviali. E per affrontare il tema siccità bisogna immaginare che in Italia non si fanno dighe da circa 40 anni». .
“La priorità è salvare vite umane”, esordisce Matteo Piantedosi. “Il governo è schierato già per quello che dovrà avvenire nell’immediatezza successiva: ma la priorità è ora portare avanti una complicata azione di soccorso alle persone“. “Sono qui – ha aggiunto- per dare un segno tangibile di una doverosa presenza del governo a fianco dell’Emilia Romagna e delle popolazioni colpite. “C’è già un impegno molto forte del Dipartimento dei vigili del fuoco: oltre 700 uomini già attivi e 100 mezzi di varia natura per il soccorso alle persone”, afferma il ministro dell’Interno. Aggiungendo che è in campo anche l’esercito e che “manderemo anche personale civile a supporto delle prefetture”.
“Ora la prima cosa è l’incolumità delle persone poi passeremo alla conta dei danni. Ho detto al governo, che ringrazio per la vicinanza, che avremo bisogno di tante risorse per ripartire e ricostruire”. Rivolgendo un pensiero alle otto vittime e alcuni dispersi, Bonaccini ha parlato di una “situazione pesantissima”. “Abbiamo una quarantina di comuni alluvionati, in alcuni casi infrastrutture quasi spazzate via – ha continuato -: ferrovie interrotte, strade provinciali demolite, un ponte crollato. Abbiamo un sistema infrastrutturale davvero messo a dura prova, se non già da ricostruire”. “Questo evento straordinario sta davvero mettendo a dura prova l’Emilia Romagna – ha sottolineato – Noi reagiamo e reagiremo”. Bonaccini ha annunciato che si collegherà “con i sindacati e le associazioni di impresa della Regione, poi con i parlamentari eletti in Emilia Romagna”.
Si aggrava il bilancio dell’alluvione in Emilia-Romagna.
Due agricoltori – marito e moglie di 73 e 71 anni – sono stati trovati morti nel loro appartamento di Russi, comune del Ravennate, nelle scorse ore invaso dall’acqua