Maltempo, tre vittime e danni in Friuli e Maremma

Nubifragi e allagamenti continuano a colpire il nord e il centro Italia. Il corpo di una donna è stato estratto dai Vigili del Fuoco dalle macerie di un’abitazione colpita da una frana nel Comune di Muggia, in provincia di Trieste. La frana sarebbe stata provocata dalle piogge che stanno interessando la zona da alcune ore. L’abitazione si trovava in localitàLazzaretto. A Muggia, dove oggi sono stati sospesi i funerali a causa dell’allagamento dell’ bitorio e dove sono affondate due barche nel porto turistico. Violento nubifragio nella notte con allagamenti e danni aTrieste, ancora chiuse numerose strade, l’acqua ha allagato numerosi negozi del centro. Fango e rami spezzati hanno invaso strade anche nell’area del Carso, in corso sopralluoghi per garantire la viabilità. Allagata galleria, chiusa statale 202 a Trieste. In Maremma, dopo le due sorelle morte ieri in auto per la piena di un fosso, notte di ricerche di eventuali dispersi (che al momento non risulterebbero), e mentre i corsi d’acqua tornano sotto il livello di guardia ci sono ancora casolari e fattorie isolati. La procura di Grosseto ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo dopo la morte di Marisa e Graziella Carletti, le due anziane sorelle di Manciano (Grosseto), morte nella loro auto trascinata via ieri pomeriggio della piena del fossoSgrilla, in località Guinzoni di Manciano, vicino a Sgrillozzo. L’auto dove sono morte le due sorelle in Maremma è stata trascinata per oltre un chilometro. Da una prima ricostruzione sembra che l’auto si trovasse sulla carreggiata: l’autista dell’ambulanza rimasta bloccata ha raccontato d’aver poi visto un’auto scura sollevata da terra dalla piena e trascinata via. Testimoni raccontano di aver visto e sentito le due sorelle, Graziella e Marisa Carletti sbracciarsi e chiedere aiuto prima di essere sommerse dall’acqua. “Stiamo lavorando a 360 gradi”,   ha detto il procuratore Francesco Verusio,  “per capire bene le responsabilità su cosa non è stato fatto”. Il riferimento sarebbe in particolare ai lavori e alle opere previste per la sicurezza del territorio.  Sono decine le persone salvate dai vigili del fuoco.  Solo nella zona della Marsiliana dopo l’esondazione del torrente Elsa sono state portate in salvo 24 persone Torna il sereno sul Piemonte, duramente colpito dal maltempo dei giorni scorsi. Ancora in ginocchio un terzo della provincia di Alessandria, dove si continua a spalare il fango e ad asciugare con le idrovore case e scantinati. La prima stima parla di 50 milioni di euro di danni, soltanto per strade e reti idriche. Il presidente della Regione Piemonte, che ieri ha effettuato un sopralluogo nelle zone colpite, ha firmato lo stato di calamità. Parma tenta il ritorno alla normalità, ma ci sono molti disagi, così come torna il sereno sul Piemonte, dove si spala ancora nel fango, come a Genova.  Parma inondata dal Baganza cerca faticosamente di tornare verso la normalità. Sono stati riaperti al traffico i tratti di strada chiusi per l’alluvione lunedì. Proseguono grazie anche ai volontari, le operazioni di pulizia delle zone colpite dall’esondazione. Sono stati riaperti al traffico i tratti di strada chiusi per l’alluvione lunedì, di  via Spezia, Volturno e viale Milazzo. Da questa mattina sono in azione molte squadre formate dagli studenti delle scuole superiori rimaste chiuse ma anche universitari che tramite il tam tam su facebook hanno deciso di non seguire le lezioni per recarsi sul luogo del disastro. L’alluvione a Parma ha prodotto danni per milioni, ma è ancora difficile fare un conteggio.

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