Manchester - The New York Times

Manchester, usata la ‘madre di Satana’. Stessa bomba di Parigi

 Nuovi raid delle teste di cuoio inglesi e nuovi arresti ieri intorno a Manchester tra cui un uomo preso per strada a Wigan (cittadina a ovest di Manchester) con perquisizioni e l’entrata in scena degli artificieri, che hanno portato il totale di arresti a 8 (più il padre e il fratello minore arrestati in Libia). È emerso che Salman Abedi, il 22enne autore della carneficina che ha ucciso 22 persone e ferito dozzine, aveva preso in affitto un piccolo appartamento in Granby Road, non distante dall’arena dei concerti, per £75 sterline a notte, dove i vicini avrebbero detto di aver sentito ‘forte puzzo di esplosivi’ la notte prima dell’attentato. Sarebbe lì che il kamikaze avrebbe fabbricato l’ordigno, una rudimentale bomba a chiodi studiata per causare il più male possibile, dopo aver ricevuto un training in Libia e forse in Siria. L’ordigno, secondo l’intelligence americana, sarebbe il famigerato Tapt: una bomba all’acetone detta la ‘la Madre di Satana’, divenuta il simbolo di morte degli adepti dell’Isis in giro per l’Europa, da Parigi a Bruxelles.

 Ieri l’aeroporto di Istanbul ha confermato che Abedi sarebbe passato di lì non molto tempo fa. Quello di Düsseldorf è stato più preciso, dichiarando che Abedi sarebbe transitato di lì appena 4 giorni prima dell’attentato  e si ipotizzano collegamenti con le cellule Isis coinvolte nei precedenti attentati di Berlino, Parigi e Bruxelles. È emerso anche che poche ora prima dell’attentato, Abedi avrebbe parlato al telefono con la madre,  una scienziata specializzata nel nucleare e amica della moglie di uno dei comandanti di Al Qaeda,  forse per chiederle perdono o dirle addio. Anche lo zio di Abedi sarebbe stato catturato. La sorella del Killer, Jomana di 18 anni, ieri ha rilasciato anche un’intervista in cui ha definito il fratello ‘gentile e affettuoso’ e si è detta sorpresa che si fosse fatto esplodere.

Jomana ha aggiunto che Salman avrebbe agito per vendetta: ‘Credo che avesse visto così tanti bambini musulmani uccisi indiscriminatamente e che volesse vendetta’.  Ieri sono emerse immagini del bomber in un centro commerciale di Manchester, dove il giorno prima dell’attentato avrebbe comprato lo zaino nero-blu (le cui immagini sono state rilasciate dall’intelligence americana) che poi avrebbe imbottito di esplosivo per causare la strage. Altre immagini lo ritraggono mentre preleva da un bancomat e, in un filmato dell’anno scorso girato da un vicino, si vede Abedi che trascina fuori la spazzatura da casa, indossando una cappa marrone. Le sue simpatie integraliste erano note da tempo e sarebbero state minimo due le segnalazioni fatte alla polizia su Abedi, ambedue ignorate.

Sono piovute le donazioni al fondo d’emergenza messo online per aiutare le famiglie delle vittime, che ieri ha raggiunto 3 milioni di sterline (3.4 milioni di euro) grazie anche al milione donato dalle squadre di calcio della città (United e City). Persino la 91enne regina si è recata a Manchester per visitare i feriti e ringraziare il personale medico e i volontari, definendo l’attacco ‘molto perfido’.

Intanto le autorità britanniche hanno ripreso a condividere le informazioni con gli Stati Uniti sull’attacco terroristico di Manchester. Lo ha annunciato Mark Rowley, numero 2 di Scotland Yard, responsabile dell’unità nazionale antiterrorismo citato dall”Huffington Post: ‘Sebbene di solito non commentiamo gli accordi di condivisione delle informazioni con le organizzazioni internazionali vogliamo sottolineare che, dopo aver ricevuto nuove assicurazioni, stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri partner chiave in tutto il mondo, inclusi tutti quelli dell’alleanza di intelligence cosiddetta dei ‘Cinque Occhi’ (Five Eyes), ha detto Rowley in una dichiarazione. Five Eyes è un’alleanza di condivisione di informazioni sensibili che include gli 007 di Gb, Usa, Australia, Canada Nuova Zelanda.

Ieri l’ira di Londra per le continue fughe di notizie sull’inchiesta per l’attentato di Manchester. L’irritazione è talmente forte da mettere in crisi per la prima volta da decenni le ‘relazioni speciali’ tra Gb e Usa e da obbligare il presidente Donald Trump a scendere in campo con una dichiarazione scritta, nella quale annuncia di avere ordinato un’inchiesta sui leaks per individuare i colpevoli e, se necessario, punirli. ‘Andrò fino in fondo’, promette Trump a Theresa May che, a margine al vertice della Nato, gli aveva chiesto spiegazioni. L’asse con Washington mostra crepe proprio mentre la Nato entra formalmente nella coalizione anti-Isis e lancia la cellula anti-terrorismo, che punta soprattutto sullo scambio delle informazioni: paradossale, nel giorno in cui la polizia di Manchester ha annunciato di aver chiuso il canale informativo con gli Usa.

 

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