La manovra si avvicina al Parlamento. Dopo due settimane dall’approvazione del Consiglio dei ministri ieri è circolata una bozza con le modifiche concordate tra i partiti della maggioranza e il governo.
Il reddito di cittadinanza viene ridisegnato, stabilendo nuovi limiti e introducendo una stretta per contrastare l’accesso all’assegno da parte di chi non ne ha diritto. Persa invece la battaglia sul superbonus, con il tentativo fallito di eliminare il tetto Isee di 25.000 euro per accedere del beneficio, nel caso in cui le ristrutturazioni interessino le ville. Il testo provvisorio è composto di 219 articoli suddivisi in 16 capitoli.
Diverse le novità che riguardano il reddito di cittadinanza, a partire dal beneficio economico mensile viene ”ridotto di una somma pari a 5 euro per ciascun mese a partire dal mese successivo a quello in cui si è eventualmente rifiutata un’offerta congrua”. La revoca del beneficio invece arriverà a fronte di un secondo rifiuto di una occupazione congrua. Vengono introdotti meccanismi di controllo, con cui accertare che il beneficiario abbia effettivamente accettato o rifiutato l’offerta di lavoro. Per quanto riguarda le distanze dalla residenza, è definito congruo un lavoro a tempo indeterminato “entro 80 chilometri di distanza” o comunque ”raggiungibile nel limite temporale massimo di 100 minuti con i mezzi di trasporto pubblici”.
Resta invece il tetto Isee di 25.000 euro per accedere al superbonus del 110% nel caso in cui la ristrutturazione edilizia interessi le ville. Novità che interessa tutti i bonus edilizi è la conferma della possibilità di cedere il credito d’imposta.
Taglio tasse: Taglio delle aliquote marginali Irpef (quelle più alte) e dell’Irap. Sono gli obiettivi indicati dal governo per ridurre la pressione fiscale, a cui andranno destinati 8 miliardi di euro. Il taglio dell’imposta sui redditi delle persone fisiche, ha ”l’obiettivo di ridurre il cuneo fiscale sul lavoro e le aliquote marginali effettive, da realizzarsi attraverso sia la riduzione di una o più aliquote”. Inoltre è prevista ”una revisione organica del sistema delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente e del trattamento integrativo”.
Bonus edilizi: Per quanto riguarda gli investimenti immobiliari privati, gli incentivi al 50% e al 65% e le relative maggiorazioni sono prorogati fino al 2024 alle medesime aliquote. Gli incentivi al 110% sono estesi al 2023 per i condomini e gli Iacp, con riduzione al 70% nel 2024 ed al 65% nel 2025. Per le altre abitazioni, l’incentivo al 110% è esteso per il secondo semestre del 2022 per le abitazioni principali di persone fisiche con la previsione di un tetto Isee (25.000 euro). Gli incentivi per le facciate sono confermati anche nel 2023 con una percentuale agevolata pari al 60%.
Credito d’imposta: La cessione dei crediti d’imposta da parte dei proprietari immobiliari che hanno effettuato lavori di ristrutturazione edilizia, e utilizzato i diversi bonus, viene prorogata fino al 2024.
Plastic e sugar tax: Con uno stanziamento di 650 milioni, la plastic tax e la sugar tax sono rinviate al 2023.
Iva assorbenti: Viene ridotta dal 22% al 10% l’Iva su prodotti assorbenti per l’igiene femminile.
Rdc: Il Reddito di cittadinanza è finanziato con un ulteriore miliardo di euro ogni anno, confermando l’importo del finanziamento sui livelli del 2021: vengono rafforzati i controlli e introdotti correttivi alle modalità di corresponsione, che prevedono una revisione della disciplina delle offerte di lavoro congrue, un decalage del beneficio mensile per i soggetti occupabili.
Ammortizzatori sociali: Con una spesa di circa 3 miliardi di euro nel 2022 si dà attuazione alla riforma degli ammortizzatori sociali, con un aumento dei sussidi di disoccupazione e un’estensione degli istituti di integrazione salariale ordinari e straordinari ai lavoratori di imprese attualmente non inclusi, agli apprendisti e ai lavoratori a domicilio. Sono previsti incentivi all’utilizzo dei contratti di solidarietà e la proroga per il 2022 e il 2023 del contratto di espansione con l’estensione a tutte le imprese che occupano più di 50 dipendenti. Il congedo di paternità di 10 giorni viene reso strutturale.
Costi energia: Vengono stanziati 2 miliardi di euro nel 2022 per contenere l’aumento dei costi dell’energia.
Sisma centro Italia: Sono rifinanziati con circa 6 miliardi gli interventi per la ricostruzione privata delle aree colpite dal sisma in centro Italia.
Regioni, comuni e province: Vengono stanziati circa 1,5 miliardi per incrementare il Fondo per il trasporto pubblico locale e prevedere risorse aggiuntive per gli enti locali, per garantire i livelli essenziali a regime per gli asili nido e per la manutenzione della viabilità provinciale.
Università e ricerca: Viene aumentata la dotazione del Fondo di finanziamento ordinario per l’Università e del Fondo italiano per la scienza e viene creato un nuovo Fondo italiano per la tecnologia. Sono accresciuti i fondi per gli enti di ricerca e il Consiglio nazionale delle ricerche.
Scuola: Viene disposta la proroga fino a giugno dei contratti a tempo determinato stipulati dagli insegnanti durante l’emergenza Covid-19. Sono previste risorse aggiuntive per i libri di testo gratuiti.
Giovani: È previsto il finanziamento permanente del bonus cultura per i diciottenni. Sono estesi per tutto il 2022 gli incentivi fiscali previsti per l’acquisto della prima casa da parte degli under36 e finanziati il Fondo affitti giovani e il Fondo per le politiche giovanili.
Statali: Vengono disposti il finanziamento permanente di un fondo per le assunzioni con 250 milioni di euro e l’incremento del trattamento economico accessorio per 360 milioni. Sono previste ulteriori risorse per la formazione dei dipendenti pubblici.
Imprese: Vengono rifinanziati il Fondo di garanzia pmi (per 3 miliardi di euro), la ‘Nuova Sabatini’ e le misure per l’internazionalizzazione delle imprese. La possibilità di trasformare le deferred tax assets (dta) in crediti di imposta viene estesa fino al 30 giugno 2022.
Sanità: Sono previsti circa 1,8 miliardi per l’acquisto di vaccini e medicinali anti-Covid. Il Fondo sanitario nazionale viene finanziato con 2 miliardi di euro aggiuntivi ogni anno fino al 2024. Ulteriori risorse sono destinate al fondo per i farmaci innovativi, per complessivi 600 milioni nel triennio. Le borse di studio per gli specializzandi in medicina vengono significativamente aumentate e portate in via permanente a 12.000 l’anno. Gli enti del Servizio sanitario nazionale vengono autorizzati a stabilizzare il personale assunto a tempo determinato durante l’emergenza.