Tregua nel governo sulla manovra. Dopo giorni di tensioni i due alleati di governo hanno trovato una quadra anche sui punti “caldi” della legge di Bilancio. Il vertice tra premier Conte, i vicepremier Salvini e Di Maio e il ministro dell’Economia, dunque, si chiude con una fumata bianca.
Le coperture per arrivare al 2,04% del rapporto deficit/Pil offerto all’Europa per evitare la procedura di infrazione sarebbero state trovate. Gli almeno tre miliardi di euro per soddisfare le richieste dell’Ue sarebbero state trovate nelle pieghe del bilancio dello Stato.
“Sono soddisfatto per i risultati raggiunti nel vertice – ha detto il vice premier Luigi Di Maio al termine dell’incontro a Palazzo Chigi -. Grazie al confronto abbiamo trovato un accordo su tutte le questioni: dalle pensioni d’oro al pagamento dei debiti da parte della P.a. verso le aziende creditrici alla riduzione delle tariffe Inail sino all’ecotassa solo per le auto extralusso e non per utilitarie. Inoltre, reddito di cittadinanza e quota 100 ci saranno nei modi e nei tempi già noti. C’e’ un’intesa anche su una ulteriore riduzione fiscale”.
La manovra tornerà domani in commissione Bilancio del Senato, dove si riprenderà l’esame degli emendamenti alle 9.30 del mattino. E’ quanto hanno stabilito i capigruppi della commissione al termine di una riunione convocata dopo il vertice di ieri sera a Palazzo Chigi e la decisione di non riunirsi nella giornata di oggi. La commissione chiederà anche lo slittamento di qualche giorno dell’Aula, attualmente convocata alle 17 di domani: tutto rinviato a tra giovedì o venerdì. Inizialmente si era pensato di cancellare l’esame della Commissione Bilancio di Palazzo Madama e far arrivare il provvedimento direttamente in Aula.