Giornalisti all'esterno di palazzo Chigi durante il vertice sulla manovra, Roma, 06 dicembre 2019. ANSA/ANGELO CARCONI

Manovra da 23 miliardi, ok del Cdm a Dpb

Una legge di bilancio da 23 miliardi, un terzo dei quali – circa 8 miliardi – destinati al taglio delle tasse. La prima manovra di Mario Draghi prende forma, con l’invio a Bruxelles del Documento programmatico di bilancio (Dpb).

Il testo che definisce la cornice della manovra arriva sul tavolo del Consiglio dei ministri all’indomani dello spoglio dei ballottaggi, in un clima teso per i partiti della maggioranza. E segna l’inizio di una settimana di trattative per definire i contenuti della legge di bilancio. Pensioni, riforma degli ammortizzatori sociali, revisione dei bonus e dei criteri del reddito di cittadinanza, le modalità del taglio del cuneo fiscale, sono i temi principali che dividono le delegazioni al governo. E la Lega già mette a verbale la sua “riserva politica” sulla proposta del ministro Daniele Franco di un’uscita da quota 100 in due step, con quota 102 nel 2022 e quota 104 nel 2023.

Draghi si prepara a varare, la prossima settimana, una legge di bilancio che a Palazzo Chigi annunciano come “molto ampia e incisiva”, che guardi all’orizzonte dei prossimi tre anni, nell’intreccio con il Piano nazionale di ripresa e resilienza per una spinta incisiva alla crescita.

“Vengono previsti interventi in materia pensionistica, per assicurare un graduale ed equilibrato passaggio verso il regime ordinario”, si legge nel comunicato stampa del Consiglio dei ministri. La manovra di bilancio “ha l’obiettivo di sostenere l’economia nella fase di uscita dalla pandemia e rafforzare il tasso di crescita nel medio termine. Si mira inoltre a ridurre il carico fiscale per famiglie e imprese”, ribadisce il governo dopo il Cdm.

“Sulle pensioni ci sono diverse ipotesi in ballo, ma questa sera nessuna decisone su quota 100 è stata presa, così come chiesto dai ministri della Lega – ha detto il ministro Giancarlo Giorgetti al termine del Cdm -. Nei prossimi giorni si decideranno modalità e tempi delle modifiche del sistema pensionistico. Escludo qualsiasi ritorno alla legge Fornero”.

In manovra ci sarà “il rinvio al 2023 della plastic tax e della sugar tax; il taglio dal 22% al 10% dell’Iva sugli assorbenti”. Con la manovra, poi, “il Fondo Sanitario Nazionale viene incrementato, rispetto al 2021, di 2 miliardi in ciascun anno fino al 2024. Nuove risorse sono destinate al fondo per i farmaci innovativi e alla spesa per i vaccini e farmaci per arginare la pandemia COVID-19”. Poi ancora: “Il livello di spesa del Reddito di cittadinanza viene allineato a quello dell’anno 2021, introducendo correttivi alle modalità di corresponsione e rafforzando i controlli”, si legge nel comunicato al termine del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al Dpb.

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