Manovra. Di Maio: “Senza nostre tre proposte non si fa”

“Domani si riunisce vertice governo che deve servire a mettere nella legge di bilancio tre nostre proposte che per noi sono imprescindibili: o si fanno o non esiste la manovra”. Luigi Di Maio a Matera, alla Cava del Sole, partecipando a ‘1 year to go’, anteprima del Padiglione Italia all’Expo 2020 di Dubai, lancia una sorta di ultimatum a Giuseppe Conte.

“La prima porposta – scandisce il leader pentastellato – è il carcere ai grandi evasori e la confisca per sproporzione. Significa che chi evade più di 100mila euro l’anno deve essere punito con il carcere e bisogna confiscargli più di quanto ha evaso. Secondo punto: bene alle multe ai commercianti che non uscano il pos ma se abbattiamo i costi di pos e carte di credito altrimenti introduciamo una nuova tassa, non una multa” “Terzo punto – sottolinea ancor Di Maio – le giovani partite Iva devono continuare a pagare solo il 15% delle tasse”

Sulle polemiche dei giorni scorsi per la manovra, Di Maio osserva: ”Questi toni di queste ore mi meravigliano. Ci addolorano come Movimento 5 Stelle ma non è un tema del Movimento 5 Stelle. I toni ‘o si fa così o si va a casa’ fanno male al Paese, al governo. In politica si ascolta, si prendono in considerazione le proposte della prima forza politica che è il Movimento 5 Stelle. Se va a casa il Movimento 5 Stelle è difficile che ci sia un governo, anzi quasi impossibile”.

E ancora sulla manovra “nessun ultimatum – sottolinea Di Maio – io credo solo che bisogna fare in che in questo governo ci sia meno nervosismo e mettere al centro delle persone e non le proprie opinioni”.

“L’obiettivo adesso per noi è aiutare gli imprenditori, le partite Iva, i commercianti e fare una vera lotta all’evasione – scandisce il leader grillino -. Ai piccoli come ai grandi, solo che in Italia per anni si sono utilizzati strumenti per perseguire i piccoli evasori e non hanno raggiunto l’obiettivo, si sono totalmente ignorati gli strumenti per i grandi per esempio il carcere ai grandi evasori e la confisca per proporzione”.

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