Manovra e Renzi: ‘Ue può scrivere lettere ma la sostanza non cambia’

‘Della manovra italiana e dei presunti dubbi di Bruxelles non ne abbiamo parlato al Consiglio Ue, ma potranno fare una lettera chiedendo maggiori spiegazioni, come fanno spesso e con diversi paesi, ma la sostanza non cambia’, dice  Matteo Renzi ai microfoni di Rtl 102.5, rivendicando i 2 mld in più sulla sanità, le misure su Equitalia e sulle imprese. La legge di bilancio c’è e non si cambia,  assicura il premier,  se l’Europa avrà le sue considerazioni da fare le ascolteremo con attenzione, ma ricordiamo che questa manovra ha il deficit più basso degli ultimi 10 anni. Noi gli sforzi li stiamo facendo, ma la priorità è rispondere ai cittadini non alle tecnocrazie di Bruxelles. Quanto alla sentenza del Tar sul quesito referendario, Renzi afferma: ‘I grandi professori del No hanno fatto ricorso anche al Tar del Lazio e anche al Tar del Lazio hanno perso. Adesso andiamo avanti e parliamo del merito. Sul referendum abbiamo il blocco del no, la coalizione del no, con D’Alema, Berlusconi, Fini, Cirino Pomicino, Lamberto Dini, Beppe Grillo. Dico solo che c’è un blocco di persone che dice sempre no, no, no. Ma se poi li chiudi tutti insieme in una stanza non hanno un’idea alternativa a quella messa in piedi da noi’. Poi, rispondendo a chi gli chiede se non ci sia una connessione, in relazione agli scioperi di oggi, tra la posizione sulla manovra economica e quella sul referendum, il premier sottolinea: Io rispetto l’autonomia sindacale,  ma se però ci sono alcuni sindacati che in nome del ‘no’ contestano la legge di stabilità alla fine penso sarà un boomerang per loro. Ovviamente noi abbiamo cercato in questa legge di stabilità di dare un segnale anche a chi è in difficoltà, e non solo nel mondo del lavoro privato. Abbiamo anche messo una misura sul personale pubblico che da anni ha gli stipendi bloccati. Molte cose le abbiamo fatte. Non credo che i sindacati quest’anno contestino la stabilità’. Intanto  il premier ha fatto sapere che non avrà un bilaterale con il presidente Jean Claude Juncker sulla manovra a margine del vertice europeo. Al termine della prima giornata, rispondendo ai giornalisti che chiedevano conferma di un incontro ipotizzato per quella che appariva essere la missione più importante a Bruxelles, dopo la visita a Washington, Renzi ha detto di aver visto durante la riunione il presidente della Commissione. Ma, ha puntualizzato, ‘non c’è un bilaterale, non è previsto e non ci sarà’. Trovo però molto importante,  ha sottolineato,  che sia stato approvato quel testo venuto dalla proposta italiana in base il quale si deve riconoscere lo sforzo di quei governi che stanno subendo di più l’immigrazione. E quindi mi pare che sia un bel passo in avanti.

 

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