La Commissione europea sulle Finanze pubbliche bacchetta l’Italia sulla manovra finanziaria e non esclude una azione aggiuntiva per fare cassa. “Se le entrate dovute a un migliorato adempimento degli obblighi fiscali saranno minori di quanto previsto nel bilancio, o se sorgessero difficoltà nelle restrizioni di spesa programmate, non si esclude una azione aggiuntiva”. L’avvertimento a Roma è messo nero su bianco nel Rapporto 2011 della Commissione europea sulle Finanze pubbliche, pubblicato oggi a Bruxelles, che contiene una compilazione di tutte le raccomandazioni sulle politiche di bilancio rivolte agli Stati membri dal Consiglio Ue lo scorso 12 luglio. “Dato il debito pubblico molto alto, attestato intorno al 120% del Pil nel 2011, il perseguimento di un consolidamento credibile e duraturo e l’adozione di misure strutturali a sostegno della crescita sono le priorità chiave per l’Italia”, si legge ancora nel rapporto. Viene menzionata anche, infine, “l’ultima valutazione della Commissione”, secondo cui “i rischi riguardo alla sostenibilità di lungo termine delle finanze pubbliche italiane appaiono di livello medio”. Intanto la manovra approda a Montecitorio dopo il via libera, senza nessuna modifica al testo, della Commissione Vigilanza della Camera.
Anche alla Camera dei Deputati sarà chiesta la fiducia sul provvedimento finanziario e il voto finale potrebbe arrivare già nel pomeriggio di mercoledì. Una conferma che giunge direttamente dalla parole del ministro leghista Calderoli. “E’ ragionevole pensare che mercoledì l’aula voterà con la fiducia”, spiega il ministro del Carroccio aggiungendo che inoltre che a questo punto modifiche “non se ne possono più fare”.