“L’Italia non e’ la Grecia”, ma “e’ in una posizione difficile”. Lo dice il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, in un’intervista ai quotidiani austriaci ‘Der Standard’ e ‘Kurier’. “Se dicessi che esiste il pericolo di una seconda Grecia, gli italiani saranno di nuovo turbati. Inoltre, non paragono l’Italia con la Grecia, nonostante l’elevato livello del debito e nonostante un deficit di bilancio eccessivo. Ora dobbiamo parlare con gli italiani in una nobile competizione di idee”, afferma Juncker, che tuttavia rileva: “L’Italia e’ in una posizione difficile. Ho detto a Friburgo che l’euro era in pericolo se tutti avessero richiesto regole speciali in modo tale da non rispettare gli accordi precedenti nel contesto del coordinamento delle politiche economiche e di bilancio. Non ho confrontato l’Italia con la Grecia. Ho dovuto risolvere quella crisi insieme ad alcuni altri. Non ho voglia di ricominciare da capo”. Interpellato sulle misure previste dalla manovra, come il reddito di cittadinanza e la flat tax, Juncker si schermisce: “Non spetta alla Commissione dire che non puoi fare questo e quello. Per noi, il fattore decisivo e’ la linea di fondo. Spetta ai politici italiani trovare regole e misure che consentano all’Italia di rimanere entro gli obiettivi di bilancio concordati”.
Il governo italiano, ricorda poi Juncker, “dovra’ presentare il proprio bilancio alla Commissione entro il 15 ottobre. Valuteremo, e, se necessario, proporremo modifiche ‘sine ira et studio’. Siamo in una procedura normale”.