Gli sforzi del Governo in campo economico-finanziario sembrano non aver convinto tutti. Dopo aver ottenuto il voto di fiducia sulla Manovra 2020, l’Esecutivo guidato da Giuseppe Conte deve fare i conti con i giudizi delle istituzioni internazionali, prime tra tutte quelle del Vecchio Continente. E anche se non si è arrivati allo scontro con la Commissione Europea come accaduto lo scorso anno, le valutazioni non sono esattamente positive.
A far suonare il campanello d’allarme in questo caso è stata Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea subentrata a Mario Draghi non più di qualche settimana fa. Nel primo bollettino economico a sua firma, pubblicato il 27 dicembre 2019, il Presidente della BCE ha messo in evidenza come la situazione economica mondiale, ed europea in particolare, non sia delle più rosee e ha invitato i Governi locali a “osare” maggiormente, facendo leva su politiche fiscali e di investimenti più espansive.
Questo non vuol dire, però, che l’istituzione di Francoforte abbia dato il via libera a “spese pazze” a discapito di ogni parametro di stabilità economica. Anzi: nel bollettino la BCE richiama l’attenzione sulle Leggi di Bilancio licenziate dai parlamenti di Italia, Spagna, Portogallo, Francia, Belgio, Slovenia, Slovacchia e Finlandia perché potrebbero portare anche allo sforamento del Patto di stabilità e crescita. Insomma, c’è il rischio che politiche sin troppo espansive possano causare più danni che benefici.
Il nostro Paese, in particolare, deve fare attenzione ai livelli di debito pubblico, considerato ancora troppo elevato. Non solo: nonostante i molteplici avvisi, “non è stato ancora avviato un costante percorso di riduzione” del debito, che mette a rischio non solo le prospettive di crescita del nostro Paese, ma anche la stabilità finanziaria del nostro sistema economico. Per questo motivo, la Banca Centrale Europea invita l’Esecutivo a “perseguire politiche prudenti e conseguire gli obiettivi di saldo strutturale, così da creare le condizioni affinché gli stabilizzatori automatici operino liberamente”.
Nello specifico, la manovra italiana fa registrare una deviazione del bilancio strutturale migliore solamente di quella spagnola. Se le previsioni di crescita economica non dovessero essere rispettate, poi, la situazione potrebbe addirittura peggiorare. Insomma, non si tratterà di una bocciatura diretta della Legge di Bilancio 2020, ma ci troviamo di fronte quanto meno a un forte richiamo all’ordine.