La manovra approderà in Aula alla Camera lunedì e il voto finale dovrebbe esserci entro giovedì. I tempi dipenderanno dalla decisione del Governo di porre la questione di fiducia, scelta che l’esecutivo è orientato a prendere. La Commissione Bilancio, secondo quanto comunicato dal Presidente Giancarlo Giorgetti (Lega) al Presidente Fini, concluderà l’esame della manovra lunedì mattina. Il testo approderà poi in Aula per la discussione generale. Maggioranza e opposizione si scontrano sui tempi. L’Idv annuncia una pregiudiziale di costituzionalità, ma “si impegna per il voto finale entro mercoledì” spiega il vice capogruppo Borghesi. Per il Pd il voto finale “poteva essere anche martedì sera”, ma sempre a condizione che il Governo non ponga la questione di fiducia. “Abbiamo proposto di presentare un numero limitato di emendamenti – dice il capogruppo Dario Franceschini – ma il Governo ha detto che metterà la fiducia” e questo porterà al “paradosso” di approvare la manovra dopo, visti i tempi tecnici della fiducia. Accuse respinte dal Pdl, con il capogruppo Fabrizio Cicchitto che spiega di aver chiesto “che la Commissione chiudesse entro sabato in modo da votare la manovra lunedì, ma l’opposizione non ha voluto accelerare”. E ora “di fronte ad un’annunciata pregiudiziale e alla presentazione di emendamenti, è evidente che il Governo si riserva di presentare la fiducia”. Per questo motivo ci sarà una dilazione dei tempi. Sul tema acque agitate anche all’interno della maggioranza. Il Pdl voleva chiudere in Commissione entro il week end, per la Lega l’importante era non andare oltre lunedì, termine indicato anche dai Responsabili. Ma per Cicchitto “Giorgetti ha deciso così perché ha dovuto registrare che l’opposizione ha chiesto questo andamento dei lavori”. Si capirà martedì, conclusa la discussione generale e dopo la presentazione della pregiudiziale di costituzionalità dell’Italia dei Valori, se il Governo porrà la fiducia.
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