Manovra: ok della Camera, 495 voti a favore. Napolitano: “Sacrifici da parte di tutti”

La Camera dice sì alla manovra. Il  governo ha infatti accordato la fiducia con 495 voti a favore, 88 contrari e quattro astenuti.

Non hanno votato la manovra del governo 23 deputati del Pdl, 3 di Fli e 2 del Pd, più 5 del Misto e due di Popolo e Territorio. Quattro gli astenuti, tutti del Pdl. Sei i parlamentari in missione. Tra gli assenti spiccano i nomi degli ex ministri Giulio Tremonti, Paolo Romani e Michela Brambilla.

E’ previsto l’intervento del presidente del Consiglio Mario Mont, che parlerà in aula, prima delle dichiarazioni di voto finali sulla manovra, per fare delle comunicazioni, così come chiesto dalla Lega. Lo ha reso noto Gianfranco Fini al termine della conferenza dei capigruppo .Una volta accordata la fiducia della  Camera, il testo passerà al Senato, la cui approvazione è prevista prima di Natale.

Fuori dall’ Aula, c’è stata una lunga conversazione tra il presidente del Consiglio, Mario Monti, il segretario del Pdl, Angelino Alfano, e il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, mentre in aula si vota la fiducia. Al gruppo si è unito anche il sottosegretario al Lavoro, Michel Martone.

Bossi: “Governo non arriverà a 2013”. Il governo Monti arriverà a fine legislatura? “Ma siete matti!”: così il leader della Lega, Umberto Bossi uscendo dall’Aula a Montecitorio.

 Pensioni e Imu tra le modifiche alla manovra. Durante il lavori delle commissioni Bilancio e Finanze delle Camere, sono state apportate alcune modifiche sostanziali al testo della manovra,come quelle relative alle pensioni, rivalutate al 100% fino a 1.400 euro, le detrazioni alle famiglie per l’Imu prima casa, il tabacco sfuso più caro, l’aumento della tassa sui capitali ‘scudati’, la frenata sulla vendita dei farmaci nelle parafarmacie, un maggior tempo per recuperare le somme dovute dai ‘furbi’ dei condoni del 2003.

La manovra lorda, varata dal governo, valeva 33,4 miliardi negli anni 2012-2014: 21,4 miliardi destinati alla correzione del deficit a cui si aggiungevano 12 miliardi per misure a favore della crescita. Gli emendamenti approvati dalle commissioni sono stati circa un centinaio tra proposte del governo, dei relatori e dei parlamentari. Modifiche che, molto probabilmente, hanno fatto lievitare l’entità del decreto.

Ieri, in aula a Montecitorio, è stata ancora una volta la Lega la protagonista mentre il ministro Piero Giarda poneva la questione di fiducia. I deputati leghisti hanno intonato cori ‘vergogna, vergogna’. Proteste anche da Domenico Scilipoti: “Si calmi”, lo ha richiamato il Presidente della Camera Gianfranco Fini.

Questa mattina alle 9 comincerà la seduta. Ci saranno poi le dichiarazioni di voto sulla fiducia e il voto di fiducia. Si passerà quindi agli ordini del giorno, mentre nel tardo pomeriggio sono previste le dichiarazioni di voto e il voto finale sul decreto che verrà trasmesso al Senato per il via libera definitivo.

Napolitano: “Sacrifici per tutti, anche per i ceti meno abbienti”. “L’ Italia deve far fronte a grossi rischi per la propria finanza, per la propria economia” e “quindi chiede sacrifici agli italiani di tutti i ceti sociali, anche agli italiani dei ceti meno abbienti, perché si facciano le scelte indispensabili al fine di preservare lo sviluppo della nostra economia”. Lo scrive Giorgio Napolitano.

Il Capo dello Stato ha parlato in un videomessaggio per la maratona Telethon. “Nel corso ormai di molti anni Telethon – afferma – ha acquisito meriti straordinari per l’impegno nella ricerca finalizzata alla lotta contro le malattie genetiche che colpiscono così duramente soprattutto tanti bambini. Ed è stata, la maratona Rai-Telethon, il canale attraverso il quale si è potuto esprimere il contributo attivo di tanti cittadini: contributo che è risultato essenziale per portare avanti i programmi di ricerca Telethon”. “Gli italiani hanno sempre risposto generosamente. Tuttavia, – prosegue Napolitano – so molto bene che quest’anno la maratona coincide con un momento di grave difficoltà per tante famiglie: l’Italia deve far fronte a grossi rischi per la propria finanza, per la propria economia. Deve riuscire a fare bene la sua parte per l’Europa e per se stessa, e quindi chiede sacrifici agli italiani di tutti i ceti sociali, anche agli italiani dei ceti meno abbienti, perché si facciano le scelte indispensabili al fine di preservare lo sviluppo della nostra economia e della nostra società in un clima di libertà e di maggiore giustizia. Ma anche se le famiglie italiane sono in questo momento strette dalla ansietà per il contributo che sono chiamate a dare allo sforzo collettivo del paese, certamente la loro sensibilità e solidarietà troverà egualmente il modo di manifestarsi attraverso la partecipazione alla maratona Rai-Telethon”. “Si può contribuire anche molto modestamente, e credo – afferma il presidente della Repubblica – che un contributo anche modesto sia da un lato prezioso ai fini del successo dell’attività Telethon, e dall’altro non sia un aggravio particolare per famiglie già chiamate a sopportare sacrifici per la particolare situazione del paese”. “Io mi auguro, quindi, che la risposta sia, anche quest’anno, la più larga, la più convinta. E auguro a Telethon – conclude – di avere ogni ulteriore successo nella sua battaglia così illuminata, ispirata a principi così profondi di umanità e, in modo particolare, di vicinanza al mondo dell’infanzia”. Il testo è stato diffuso dall’ufficio stampa del Quirinale.

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