La nuova legge di Bilancio 2019 approvata definitivamente con la firma del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, inizierà a produrre i suoi effetti in questi giorni. Le aspettative dei cittadini e dei mercati sono alte soprattutto dopo la bocciatura della Commissione Europea che ha obbligato la maggioranza di governo, sostenuta da Lega e Movimento 5Stelle, ad apportare ‘sostanziali’ modifiche a quanto inizialmente ipotizzato. L’iter che ha portato al suo varo definitivo, grazie al voto di fiducia, ha scavalcato il ruolo fondamentale del Parlamento: un richiamo al rispetto delle prerogative istituzionali ricordate anche dal capo dello stato nel suo discorso di fine anno. Così come il tema del debito pubblico che resta ‘un fardello per le generazioni future’. Nella legge di Bilancio ci sono tante cose, dalla pace fiscale alla flat tax, passando per il reddito di cittadinanza e riforma delle pensioni. Non mancano nuove assunzione per le forze dell’ordine e ‘rimborsi’ per i truffati dalle banche.
La prova del nove delle norme previste nella Finanziaria si avrà già nei prossimi giorni: in questo mese dovranno essere collocati diversi miliardi di titoli di stato. Sono soldi veri che serviranno a far funzionare lo Stato italiano. Nonostante le tensione delle ultime settimane con l’Ue, il Tesoro italiano si presenta all’appuntamento con una maggiore tranquillità e quindi le premesse per i titoli di stato italiani nel 2019 sono, almeno all’apparenza, più buone anche se va considerato che in quest’anno non si potrà più godere dell’importante ombrello rappresentato dall’intervento della BCE. Lo stop di Mario Draghi al Qe potrebbe, avere delle ripercussioni sull’intero sistema: ma in questo caso l’impatto è da valutare sull’intera Ue e non solo sul singolo Stato. L’Italia potrebbe avere delle ripercussioni ma non è messa peggio rispetto ad altri Paesi europei che fino ad oggi hanno voluto dettare l’agenda europea. Vale su tutti l’esempio, degli ultimi giorni, della Francia di Macron.
“L’Italia, purtroppo, come sistema Paese deve ancora scontare il fardello del debito pubblico che resta ancora troppo alto. Sicuramente la nuova manovra economica – spiega Omar Scafuro, esperto di economia ed analisi finanziaria internazionale – rappresenta una novità ‘politica’ per l’Italia cui i cittadini guardano con attenzione. Ma ci sono anche i mercati: in questo mese di gennaio – continua l’esperto – potremo capire cosa succederà. Sono fiducioso anche se la strada non sarà facile per nessuno”. Previsioni non vengono avanzate perché le dinamiche economiche di uno Stato dipendono anche dai ‘colleghi’ europei e dalle economie di Stati Uniti e Cina. Ma all’orizzonte il cielo non dovrebbe essere troppo scuro per il Bel Paese. La valutazione dei mercati dipende, naturalmente, anche dalla stabilità politica di un Paese e su questo punto guardando l’Italia, viste le dichiarazioni distensive di questi giorni, non dovrebbe esserci nessun terremoto politico prima e, probabilmente anche dopo, le elezioni europee della prossima primavera. Una sicurezza che non tutti possono vantare in Europa a partire da giugno 2019 e che potrebbe far bene all’Italia anche se il governo di Roma deve pensare ad investimenti seri e concreti per far ripartire seriamente il sistema Paese.