Arriva una stretta alle sanzioni per i dirigenti e funzionari che non rispettano gli obblighi di trasparenza nella Pubblica Amministrazione: la commissione bilancio del Senato ha approvato un emendamento a prima firma del presidente Antimafia Nicola Morra che cambia le sanzioni. Per chi non pubblica i dati, la sanzione amministrativa va dal 30 al 60% dell’indennità di risultato o dell’indennità accessoria del responsabile della trasparenza e il provvedimento viene pubblicato online. Attualmente le sanzioni arrivano ad un massimo di 10mila euro.
In mattinata vari slittamenti della seduta che in un primo tempo doveva tenersi alle 10 ma poi è slittata fino alle 14. Secondo il timing fissato, la legge di bilancio dovrebbe arrivare domani in Aula al Senato ma è possibile che l’approdo slitti a venerdì.
Pressing del Pd per asciugare le proposte di modifica alla manovra che continuano a arrivare, sottoforma di subemendamenti, in commissione Bilancio al Senato: solo una sforbiciata sostanziosa – è il ragionamento – potrebbe consentire di dare il cosiddetto mandato al relatore (che tradotto vuol dire completare l’esame degli emendamenti in commissione) e mettere la fiducia, che tutti a Palazzo Madama danno già per scontata, su un maxiemendamento che rispecchi il lavoro di questi giorni.
Si tratta quindi – viene osservato – di ridurre i temi, anche da parte del governo, sui quali si vuole intervenire rinviando al prossimo anno alcune questioni anche considerate importanti e concentrarsi esclusivamente sulle modifiche formalizzate dalle proposte dei relatori che recepiscono tra l’altro l’intesa nella maggioranza su plastic e sugar tax.