Manovra, vertice di maggioranza. Lega e M5S: Stop agli sprechi

Nessun contrasto tra M5S e Lega. E non poteva essere diversamente. I due partiti della maggioranza gialloverde, dopo tre ore di summit a palazzo Chigi, lanciano un nuovo slogan in vista della manovra finanziaria: stop agli sprechi per rilanciare l’economia italiana. Che significa: rispettare il patto con gli elettori e quindi introdurre il reddito di cittadinanza, flat tax, superamento della legge Fornero. Altrimenti tutti i sondaggi resteranno un ricordo quando si andrà a votare per le elezioni europee del prossimo anno. Quindi la prossima finanziaria sarà una delle più elettorali dell’ultimo ventennio mascherata dalle criticità del Paese. E lo si comprende dalle parole dei leader a fine vertice.

“Bello e proficuo lavoro, per far crescere l’economia italiana (senza regali alla Renzi) rispettando gli impegni presi con tutti, a partire da quelli con gli italiani, su tasse, pensioni, reddito di cittadinanza e maggiori posti di lavoro”, dice Matteo Salvini a margine dell’incontro sulla manovra economica a Palazzo Chigi. “Gli esperti di M5S e Lega sono costantemente al lavoro -ha aggiunto il numero uno della Lega- per recuperare sprechi, ma soprattutto per assicurare riforme necessarie e coraggiose”.

Di Maio dice, sostanzialmente, le stesse cose. “Le scelte sulla legge di bilancio devono essere coraggiose e devono esserlo nell’interesse dei cittadini. La mia posizione è ferma: vanno tagliati tutti gli sprechi, tutti i rami secchi, così come devono essere recuperate quelle risorse che, ad oggi, vanno nella direzione sbagliata. Gli italiani si aspettano tanto da noi e noi non li deluderemo – ha assicurato – perché saremo anche pronti a fare scelte coraggiose”.

Il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, che non riesce ad uscire dal cono d’ombra ‘comunicativo’ dei suoi due azionisti di maggioranza, si allinea alle parole dei suoi due vice. “Ci siamo soffermati sull’analisi degli sprechi da tagliare ai fini della riqualificazione della spesa pubblica e sulle possibilità di un rilancio della crescita attraverso i punti qualificanti del contratto di governo: flat tax, reddito di cittadinanza, superamento della legge Fornero e un quadro organico di tagli alle spese improduttive”.

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