Manovrina d’autunno: benzina +6,5 cent a litro. Franceschini: Le accise non aumenteranno

Più che dare fiato all’economia il decreto legge che sarà varato dal consiglio dei ministri assomiglia ad una vera e propria ‘stangata’. La manovrina d’autunno per tenere il rapporto deficit/pil sotto il 3% si presenterebbe come un vero e proprio ‘salasso’ per i contribuenti. E’ vero che sono previsti, giustamente, dei fondi per rifinanziare la cassa integrazione in deroga ma le altre voci del decreto guardano in una unica direzione: rastrellare sempre più soldi agli italiani che già stentano ad arrivare a fine mese.

Cig. Il dl prevede il rifinanziamento della cig in deroga per 330 milionidi euro per l’anno 2013.

Aumenta la benzina. Secondo le prime indiscrezioni il dl dovrebbe prevedere un aumento delle accise dei carburanti per coprire il decreto per la correzione dei conti e il rifinanziamento della cig. I carburanti dovrebbero aumentare di 6,5 centesimi a litro. Ma a stretto giro arriva la precisazione del ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini. “Oggi in Consiglio dei ministri ci sarà il provvedimento per il rientro del 3% e alcune misure urgentissime per l’emergenza immigrazione e sbarchi. Nessuno aumento di accisa o altre tasse”.

Ires e Irap. Nella bozza del decreto sarebbe previsto, anche per il rifinanziamento della cig, l’aumento dell’acconto Ires, per solo periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2013, dal 101 al 103 per cento. La modifica, prevista dalla bozza del provvedimento, ha effetti anche sull’Irap.

Immigrazione. Per far fronte alle problematiche derivanti dal fenomeno dell’immigrazione, è inoltre prevista l’istituzione nello stato di previsione del Ministero dell’Interno di un Fondo la cui dotazione è costituita da 190 milioni di euro per l’anno 2013.

Social card. Il fondo per la social card è incrementato, per il 2013, di 35 milioni di euro

Tav. Per rispondere alle esigenze delle imprese impegnate per la Tav che hanno subito danneggiamenti in conseguenza di delitti non colposi commessi al fine di impedire la realizzazione di infrastrutture possono richiedere un indennizzo per il ristoro del danno subito.

Il dl prevede anche una semplificazione sul procedimento di alienazione immobili pubblici, oltre a misure per la valorizzazione patrimonio immobiliare pubblico.

 

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