Mara Carfagna, su cui circolano alcuni rumours che la vedono possibile candidata del centrodestra al ruolo di Governatrice della Regione Campania, ha commentato l’ipotesi in occasione de ‘Linkiesta Festival’ di cui è ospite. L’esponente di Forza Italia e vicepresidente della Camera ha lasciato aperta la porta a questa eventualità.
Queste le sue parole riportate da ‘Ansa’: “È un discorso prematuro, si vota a maggio, bisogna essere pronti a ogni sfida. Governare quella terra è una sfida enorme, chi fa politica non può tirarsi indietro di fronte a eventuali sfide”.
Sul fatto che la sua candidatura alla presidenza delle Regione Campania abbia il via libera di Matteo Salvini, Mara Carfagna ha risposto ironica: “Candidata per gentile concessione di Salvini? Sono commossa ed emozionata”. Ma ci ha tenuto a specificare, a Linkiesta Festival, che non sarà candidata per “gentile concessione di Salvini”. E questa mattina ha rincarato la dose su twitter, dove ha scritto: “Non accetto questa sudditanza. Noi accettiamo i candidati degli alleati, quando il candidato è di Forza Italia assistiamo invece alle resistenze di Salvini”.
Mara Carfagna , che recentemente si era posta in posizione critica all’interno di Forza Italia, ha confermato inoltre di aver incontrato “ieri sera” Silvio Berlusconi.
Berlusconi è stato netto: ora è il momento dell’ unità, qualunque alternativa a Fi, come si è visto, non ha alcuna prospettiva politica. L’ orizzonte è quella del centrodestra unito. Secondo l’ ex premier non c’ è il rischio che esponenti del partito vengano attratti dalle sirene renziane, anche perché se si vota a breve, Italia Viva non avrà il tempo per organizzarsi e presentarsi alle elezioni come formazione competitiva. Parimenti, ha aggiunto il Cav, non c’ è da temere alcuna opa da parte della Lega. Per cui nel vertice sono state riaffermate unità e compattezza del partito a tutti i livelli, a partire dalla dirigenza e dai gruppi parlamentari.
La cena con Mara Carfagna è la conferma che Berlusconi sta lavorando, con Gianni Letta, per far rientrare ogni forma di dissenso interno. Non c’è spazio politico fuori da Fi nel centrodestra, ha sottolineato il Cav, poi se uno vuole andare a sinistra è un’ altra cosa. Ma non credo che nessuno dei nostri possa essere così stupido.
Sempre in occasione de ‘Linkiesta Festival’, come riporta ‘Ansa’, Mara Carfagna ha poi inviato un messaggio a Matteo Renzi: “Se Renzi dichiarasse di non voler sostenere più il governo di sinistra ma di avere altre ambizioni, Forza Italia Viva potrebbe essere una suggestione”.
E ancora: “Oggi io e Renzi siamo in due metà campo diverse. Non so cosa accadrà nei prossimi giorni, ma molti dopo 25 anni non si sentono a proprio agio in Forza Italia, oggi si sentono a casa d’altri”.
Questo il pensiero di Mara Carfagna sul centrodestra: “Mi fa rabbia la sudditanza psicologica nei confronti del sovranismo, è dannosa per il nostro partito, per le alleanze internazionali. In nessun Paese i partiti liberali sono affetti da sudditanza verso le destre estreme. Non mi piace e non lo accetto”.
È ormai più che evidente che esiste in Italia una destra moderata che rifiuta l’estremismo e l’accostamento, ormai spontaneo, tra destra e neofascismo. Il rifiuto di Mara Carfagna di partecipare alla manifestazione della Lega del 19 ottobre scorso ha segnato un punto di svolta e di rottura con il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che ha riconosciuto la leadership di Matteo Salvini assoggettando di fatto la destra centrista all’estremismo.
Insomma, una vera dichiarazione di ostilità, che può potenzialmente spaccare questa unità delle destre italiane. È chiaro che Mara Carfagna sta cercando di occupare il posto che fu di Berlusconi, sebbene sia improbabile che prenda il posto dell’ex Cavaliere alla guida di Forza Italia, partito costruito intorno al mito di Berlusconi. Per questo sono molte le voci che vorrebbero Carfagna sulla via di Italia Viva di Matteo Renzi, anche se al momento non è un’ipotesi plausibile. Il punto focale è che comunque la destra non è esente da malumori per l’arroganza di Salvini. E chissà che insieme a Carfagna non ci siano tanti altri scontenti di questa “sudditanza”.
Poi, ha aggiunto: “Non è un destino ineluttabile che un partito di centro come Forza Italia, sia destinato a essere bloccato al 5 per cento. Vedo un atteggiamento rinunciatario”.
Infine: “Il centrodestra va equilibrato: oggi non vedo un centrodestra ma una destra-destra, è quello che è accaduto in Umbria e rischia di accadere in Emilia Romagna”.
Arianna Manzi