“Maraviglia 2024”: le sere del 24 e 25 luglio a Caltagirone “La Scala illuminata”, spettacolo unico al mondo. L’evento sarà riproposto il 14 e 15 agosto. Presentati i disegni

Uno dei principali appuntamenti della festa di San Giacomo Maggiore Apostolo, patrono di Caltagirone, è senza dubbio la “Scala illuminata”, conosciuta anche come “Luminaria di San Giacomo”, lo spettacolo di luci e colori unico al mondo che, le sere di mercoledì 24 e giovedì 25 luglio (dalle 21,30), trasformerà il monumento – simbolo di Caltagirone (la splendida Scala di Santa Maria del Monte) in un fantasmagorico arazzo di fuoco. Anche quest’anno quasi 4000 “coppi” in carta multicolore, dentro i quali ardono lumi alimentati da diversi quintali di olio d’oliva, verranno disposti in modo da formare un disegno diverso.

 La Scala illuminata di mercoledì 24 sarà realizzata (impiegati 3750 coppi bianchi, rossi, verdi e azzurri) su disegno di Giuseppe Ales, che rappresenta l’aquila, stemma della città, con nella parte sottostante la data 1954–2024, che ricorda i 70 anni dalla posa dei gradini in pietra lavica e delle alzate in maiolica, queste ultime ad opera dell’Istituto d’arte su disegni di Antonino Ragona. Alla base un ornato floreale, in alto un vaso tipico della tradizione ceramica di Caltagirone. La Scala illuminata di giovedì 25 luglio sarà realizzata su disegno di Antonino Navanzino. Raffigura nel corpo centrale l’iconografia della statuaria plastica di San Giacomo Pellegrino come omaggio ai figurinai dell’800 calatino. Nella parte superiore l’araldica della Basilica del Santo, in quella inferiore l’araldica della città. Comporta l’utilizzo di 3765 coppi (bianchi, rossi, verdi e azzurri).

               La Scala illuminata sarà riproposta le sere del 14 e 15 agosto su disegno di Maurizio Piazza (3770 coppi verdi, rossi, bianchi e azzurri), che si rifà al famoso quadro di Antonino Ragona raffigurante la Madonna col Bambino sormontata da due putti e appoggiata al Ponte. In alto due colombe su dei rami in fiore, in basso un vaso di ceramica con fiori e, a fianco, due capitelli che sorreggono altrettanti angeli. Alla base due volute.

In tutti i casi l’allestimento sarà curato da Mario Russo e dalle sue figlie, secondo una tradizione familiare ultracentenaria cominciata nel 1860 e suggellata dal riconoscimento all’interno del Reis (Registro delle eredità immateriali della Sicilia).  

I tre disegni sono stati presentati stamani nell’ufficio del sindaco Fabio Roccuzzo.

“La Scala illuminata – dichiara Roccuzzo -, rappresenta un evento di grande suggestione e significativo richiamo turistico, ma anche un forte fattore identitario per la nostra città. Uno spettacolo destinato anche quest’anno a suscitare grande interesse e attenzione”.

            Confermata anche quest’anno, come indicato dall’assessore alla Cultura e al Patrimonio Unesco Claudio Lo Monaco, la vidimazione, effettuata stamani, dei disegni e dei coppi secondo il cosiddetto “Protocollo Montalto” (dal compianto Salvatore, autore di alcuni dei più bei disegni rappresentarti lungo la Scala), “che ha un fondamento storico e assevera la qualità dei materiali utilizzati, l’intensità e le diverse sfumature dei colori”. Nell Albo dei maestri della Luminaria, istituito l’anno scorso, sono stati inseriti, oltre ad Antonino Navanzino, che già vi figurava dal 2023. anche gli altri autori – Giuseppe Ales e Maurizio Piazza – dei disegni di quest’anno.

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