”Le risorse a disposizione sono limitate e non si può chiedere l’impossibile. Ma chi gestisce l’Italia ha il dovere di alimentare le proprie ambizioni e di confrontarsi con i migliori Paesi del mondo. Ci si creda oppure no, esistono Paesi che stanno meglio di noi. Questo deve essere l’obiettivo: arrivare al loro livello nel giro dei prossimi dieci anni”. Queste le parole Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat, durante l’incontro dell’assemblea di Confindustria a Firenze, durante il quale è stato affrontato anche il tema dell’azione di governo e della responsabilità della classe dirigente di fronte alle sfide della crisi economica. ”Non chiediamo e non chiederemo aiuti di Stato. Ciò di cui le imprese hanno bisogno è di essere supportate nella fase di transizione che ci aspetta. Abbiamo bisogno delle condizioni perché questo passaggio avvenga nel modo migliore possibile. Occorre stilare una seria agenda di riforme per modernizzare il Paese. E occorre metterla in pratica”, ha incalzato il da della Fiat Marchionne. I top manager ha aggiunto ancora: ”Smettiamola con la cantilena che sento ripetere in continuazione ‘Non si può fare, perché…’. Non ci vogliono miliardi per fare le cose essenziali. Basta volerlo. Senza il coraggio del cambiamento non si va molto avanti”.
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