Fiat è ancora nell’occhio del ciclone. Non è bastato, infatti, l’incontro con il governo a garantire un futuro all’azienda torinese che ha lasciato tanti nodi da sciogliere, primo su tutti quello dell’occupazione.
Ed è al governo che Marchionne si appella, affinché vengano “rimosse le zavorre che ancorano il nostro Paese al passato”. “L’azienda nel suo complesso non è malata”, sottolinea l’ad di Fiat all’assemblea degli industriali, “è sana ed è in ottima forma”. Quello che serve quindi, sembra chiedere l’ad di Fiat, è un impegno dell’esecutivo affinché garantisca all’azienda le condizioni per continuare il suo percorso in Italia. Anche perché, ribadisce Marchionne, “ho cercato per otto anni un partner straniero per il Lingotto, ma non ci sono riuscito”. “Su questo, ammette, so di aver fallito”. “Confermo l’impegno della Fiat verso questo Paese”, ha quindi aggiunto Marchionne concludendo l’intervento all’assemblea dell’Unione Industriale di Torino. In merito all’ Alfa Romeo, ‘ben venga la Volkswagen nel nostro Paese, farò per facilitare il suo ingresso in Italia. Ma l’Alfa Romeo non è in vendita.
Della Valle: Fiat colta in flagrante, Marchionne: “Non rompa”. “La Fiat è stata presa con le mani nella marmellata perché se ne voleva andare, con gli uffici stampa che lavorano più degli uffici progettazione”. Cambiano gli scenari, ma i protagonisti sono sempre gli stessi. E’ di nuovo Diego della Valle ad attaccare Fiat, aggiungendo che “se qualcuno viene dall’estero, tipo la Volkswagen, farà belle macchine. La crisi esiste per chi non ha nulla da vendere”. “Questi improvvisati della Fiat ci vogliono raccontare perché non fanno automobili in Italia. La banalità è tale che l’indisponenza viene perché ci si vuole prendere in giro con argomenti non convincenti”, ha concluso il patron di Tod’s.
“Ma la smetta di rompere”, gli fa eco Marchionne che poi ribadisce l’inutilità di “affidarsi agli stranieri”. Per me si tratta di una grande pirlata, ha sottolineato l’ad di Fiat, secondo cui “uno può fare scelte di mercato molto chiare, può comprare macchine che non sono nostre, ma non cerchiamo di ammirare troppo gli altri”.
Alfa Romeo rilanciata nel 2014. Tempi lunghi per il rilancio di Alfa Romeo negli Stati Uniti. Sergio Marchionne ha spostato il termine al 2014 e non nella seconda metà del 2012 come previsto, a causa delle difficoltà del settore in Europa. Secondo il Wall Street Journal online che cita concessionari che hanno assistito all’ultimo briefing dell’ad a Las Vegas, la Fiat conta di iniziare l’operazione rilancio con un’auto sportiva a due posti e poi una berlina d’alta gamma, la Giulia. Il primo modello sarà costruito in Italia, il secondo a Belvidere, Illinois, in una fabbrica Chrysler.