Giovedì 27 aprile, alle ore 18, Associazioni Don Bosco 2000 ha organizzato una marcia per protestare contro la limitazione della protezione speciale per i migranti. La marcia partirà dall’Ostello del Borgo, Largo San Giovanni 6 a Piazza Armerina, attraverserà le vie della città e terminerà in Piazza Generale Cascino, dove verrà organizzato un sit-in in pieno stile Agorà, con le testimonianze di chi, con la protezione internazionale prima, e speciale poi è riuscito ad emergere dal degrado e integrarsi perfettamente.
“Le proposte e le modifiche introdotte dal dl Cutro determinano una restrizione della protezione speciale che la depotenzia ancora una volta e di fatto la rende impossibile da ottenere”, dichiara Agostino Sella, Presidente di Associazione Don Bosco 2000, “in questo modo abbandoniamo i migranti non solo in mare ma anche nella nostra moderna società che di fatto genererà fantasmi senza documenti ed identità”.
Associazione Don Bosco 2000 accoglie all’interno dei suoi centri Sai diversi ragazzi che attualmente godono della protezione speciale. Nel centro Sai di Piazza Armerina, su 50 ospiti, 20 hanno un permesso di soggiorno per protezione speciale. Una percentuale che si ritrova anche negli altri centri gestiti dall’Associazione e in generale tra le realtà che fanno accoglienza. “Alcuni di loro hanno permessi in scadenza che, se passa il nuovo decreto, non potranno più rinnovare”, spiega Samantha Barresi, coordinatrice del centro, “se non riusciranno a convertire il permesso di soggiorno in permesso per lavoro entreranno nella clandestinità. Stiamo parlando di persone che hanno un lavoro, si sono costruiti una vita in Italia, hanno acquistato una casa, ma non hanno tutti i requisiti per rinnovare il permesso”.
Molti ragazzi dei centri lavorano nella ristorazione, alcuni in agriturismi, altri nelle lavanderie di Piazza Armerina, e le aziende della cittadina ennese condividono la preoccupazione per il loro futuro.