In migliaia si sono messi in fila per l’ultimo saluto a Marco Pannella, il leader radicale morto ieri dopo una lunga lotta con due tumori. Alla Camera dei deputati è stata aperta la Camera ardente e il saluto al ‘Signor Hood’ è proseguito con una veglia alla sede del Partito Radicale a Largo di Torre Argentina dove un lungo applauso ha accolto l’arrivo del feretro di Pannella. A Torre Argentina fino alle 13 di oggi ci sarà la veglia per lo storico leader radicale. Il feretro di Pannella è stato collocato quasi al centro della sala grande della sede dei Radicali. Una bandiera del Tibet e diverse rose sono appoggiate sulla bara, salutata con commossa devozione da un continuo flusso di persone. In centinaia, infatti, sono giunti in tarda serata al partito, tra gente comune, vecchi militanti come Laura Arconti, compagni e amici come Rita Bernardini, Sergio D’Elia, il segretario dei Radicali italiani Riccardo Magi o il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova. Ad accoglierli, già al piano terra dell’edificio, un’ immagine di Pannella che lancia un bacio, con sopra la scritta ‘a subito’. Ho parlato con Marco un mese e mezzo fa e mi diceva che, per mantenere il partito ha venduto tutti gli immobili della famiglia. Non ha mai preso lira da nessuno e manco senatore a vita lo hanno fatto, si sfoga Luigi, uno dei tantissimi cittadini che, in via di Torre Argentina, attendono il proprio turno per salire alla sede dei Radicali. Alle 13 il feretro di Pannella sarà portato in spalla da un gruppo di militanti fino a piazza Navona dove alle 14 si terrà il funerale laico. La cerimonia funebre si terrà domani a Teramo. Per poter inviare una corona di fiori i detenuti del carcere della Dozza di Bologna si sono autotassati e hanno anche indetto un simbolico sciopero della fame per ricordarlo. In particolare i detenuti del reparto penale hanno presentato un’istanza con in calce un centinaio di firme alla direzione dell’istituto e al tribunale di sorveglianza perché si attivino a consegnare alla cerimonia funebre una corona di fiori. Marco Pannella, scrivono i detenuti della Dozza, è stato tra i massimi esponenti della politica italiana e della lotta per i diritti civili. Si è sempre battuto per una vera giustizia del diritto nonché per i diritti di coloro che come noi soffrono per violazione del diritto stesso. Riteniamo questo piccolo contributo semplicemente doveroso e un ultimo saluto a un caro amico, un amico di tutta l’umanità. La salma era stata collocata nella sala Aldo Moro di Montecitorio e salutata, senza soluzione di continuità, da una schiera di politici, militanti radicali, ex esponenti del partito. Ad accogliere gli ospiti, accanto alla bara, c’è un’Emma Bonino silente che, a chi l’abbraccia, accenna un educato sorriso. Anche Rita Bernardini, Sergio D’Elia, il segretario dei Radicali italiani Riccardo Magi e Francesco Rutelli sono nella sala Aldo Moro sin dall’apertura della camera ardente e accanto alla salma di Pannella c’è una Laura Harth che non riesce a trattenere le lacrime per la morte del leader che ha assistito fino agli ultimi istanti della sua vita. Enormi corone di fiori addobbano la sala, tra quelle della presidenza del Senato e della Camera, quella della Presidenza del Consiglio dei Ministri e quella della Regione Lazio. Alle spalle della salma lo stendardo della Regione Lazio e la corona di fiori della Presidenza della Repubblica, ‘sorvegliata’ da due corazzieri. Nella sala, tra i tanti arrivati, anche Achille Occhetto e diversi ex militanti radicali, che vanno da Elio Vito fino a Daniele Capezzone. . Le alte cariche dello Stato ma anche la comunità ebraica e quella africana e ancora l’ex pornostar arrivata in Parlamento proprio con i Radicali, Cicciolina. La celebre pornostar ungherese è arrivata nella sala Aldo Moro con il figlio e la sua fidanzata, portando una rosa rossa. Ha dato un bacio al viso di Pannella e poi si è trattenuta, visibilmente scossa, nella sala antistante. ‘Secondo me ora ci sta guardando divertito e sta dicendo ‘vedi che vi ho fregato’, prosegue la Staller ricordando quando insieme a Pannella andò in Ungheria quando gli ultimi carri armati russi lasciarono il Paese. Sono giunti anche due monaci tibetani alla camera ardente allestita per Marco Pannella nella Sala Aldo Moro di Montecitorio. I due monaci si sono avvicinati alla salma del leader radicale ponendogli sopra delle pashmine bianche tradizionali della cultura tibetana. Uno dei due monaci ha quindi intonato una preghiera inducendo tutti gli altri presenti ad alzarsi.