Margherita Corrado sulla distruzione di alcuni affreschi quattrocenteschi nel Saluzzese

Il Senato ha pubblicato il 9 novembre una interrogazione a Franceschini sulla distruzione di alcuni affreschi quattrocenteschi nel Saluzzese. Aveva infatti destato scalpore, a fine ottobre scorso, la notizia della demolizione della parte più vetusta della Cascina Pintura, sita tra le frazioni Bicocca e San Vitale del comune di Busca (Cuneo), comprensiva, nel cortile interno, della parete sulla quale si conservavano tre affreschi del XV secolo a tema religioso: una Madonna in trono con il Bambino Gesù in grembo e, ai lati, due Santi monaci. Nonostante lo stato di conservazione già molto precario documentato da quella che sembra essere l’unica fotografia superstite, pubblicata nel 1982, è inevitabile chiedersi se dette immagini sacre non avessero a che fare con la bottega dei fratelli Tommaso e Matteo Biazaci da Busca (detti anche Buzaci, Busiaci, Busacci o Biasacci), attivi tra la seconda metà del ‘400 e i primi del ‘500 in tutta la Granda e la Liguria di Ponente. Poiché “le architetture rurali aventi interesse storico od etnoantropologico quali testimonianze dell’economia rurale tradizionale” rientrano a pieno titolo fra gli immobili che possono essere riconosciuti come “beni culturali” ai sensi dell’art. 10, c. 3, lettera l) del Codice dei beni culturali e del paesaggio, per come modificato dal D.Lgs. 62/2008, “quando sia intervenuta la dichiarazione prevista dall’articolo 13”, ma, teste il Sindaco di Busca, interpellato a posteriori (l’intervento è stato autorizzato nel 2019 e subito eseguito), l’immobile non rientrerebbe tra quelli vincolati o comunque censiti dal Comune come di interesse artistico e SCIA presentata agli uffici comunali non avrebbe contemplato fotografie che immortalassero le pitture in questione, abbiamo chiesto a Franceschini di illuminarci “circa il ruolo avuto dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria Asti e Cuneo nei lavori autorizzati dal Comune di Busca nella Cascina Pintura” e “se possa spiegare per quale ragione, ammesso sia vero quanto riportato dai media, per la cascina tutta e specialmente per gli affreschi quattrocenteschi (della bottega dei Biazaci?) non fosse mai stata avviata la verifica dell’interesse culturale ex art. 12 del “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, benché pubblicati fin dal 1982”. Margherita Corrado (Senato, Gruppo Misto – Commissione Cultura)

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