Ieri pomeriggio la ministra per le Riforme Maria Elena Boschi è stata intervistata da Lucia Annunziata su Rai3 nel corso della trasmissione ‘In mezz’ora’. Boschi ha parlato principalmente del referendum sulla riforma costituzionale del prossimo autunno e ha aggiunto che, in caso di vittoria del no, lei e Matteo Renzi si dimetterebbero. Difendendo i contenuti della riforma, Boschi ha fatto riferimento anche alle critiche ricevute dall’ANPI, l’associazione nazionale dei partigiani, che dopo la decisione del direttivo ha comunicato che voterà contro le riforme del governo Renzi. La Boschi ha prontamente replicato: ‘ANPI sicuramente come direttivo nazionale ha preso una linea, poi dentro ANPI ci sono molti partigiani, quelli veri, che hanno combattuto la Resistenza, non le generazioni successive, che votano sì alla riforma’. Le parole di Boschi sono state molto criticate dai contrari al referendum e dalla minoranza del Pd, tra cui anche l’ex segretario Pierluigi Bersani, che ha scritto su Facebook questo post: ‘Come si permette la ministra Boschi di distinguere tra partigiani veri e partigiani finti?’. La posizione dell’ANPI sulla riforma costituzionale è stata spiegata dal presidente Carlo Smuraglia con una lettera all’Unità. La decisione ha creato comunque una vivace discussione tra gli iscritti all’ANPI (che ovviamente sono in gran parte non partigiani, visto che l’associazione è aperta a tutti i simpatizzanti) sul merito della posizione e sul modo in cui è stata presa. La decisione approvata dal comitato direttivo dell’associazione deriva da tutti voti favorevoli, con tre astensioni. La ministra, intanto, va avanti per la sua strada e si dice certa che il referendum lo vinceranno. In caso contrario, come detto, ribadisce che Renzi lascerebbe e aggiunge che lo stesso farebbe lei: ‘Certo che sì, ci assumiamo insieme la responsabilità di un progetto politico che abbiamo portato avanti insieme’.
Cocis