“Roma, metro San Giovanni stamattina. Qui non ci si contagia. Cialtroni a casa subito”. Maria Giovanna Maglie è indignata per le immagini che arrivano dalla Capitale, dove le persone per andare a lavoro sono costrette ad assembramenti molto pericolosi, nonostante tutti indossino la mascherina. Si tratta di un’assurdità tutta firmata Giuseppe Conte, che con il terzo Dpcm nell’arco di pochi giorni ha massacrato bar, ristoranti, palestre, piscine, teatri e cinema senza una reale necessità, considerando che i luoghi e i modi di contagio sono ben altri di quelli che invece avevano speso tanti soldi per rispettare tutte le norme anti Covid. Le foto della metro di Roma sono state la goccia che ha fatto traboccare il vaso per la Maglie, che già nella giornata di domenica era stata molto critica con il premier: “Ma la quantità di balle che Conte sta sciorinando? I ristori a chi, quando e quanto? Gli interventi sul territorio niente? I trasporti pubblici potenziati niente? Il vaccino a dicembre? Davvero crede che qualcuno ancora gli dà retta…”.
Sostanzialmente sulla stessa lunghezza d’onda c’è Matteo Salvini, che ha rilanciato le immagini della Capitale: “Chiudono luoghi sicuri e controllati come palestre, piscine, cinema e teatri ma continuano a far ammassare le persone in metropolitana e sugli autobus. Sono al lavoro con sindaci e governatori della Lega perché garantire la sicurezza e al tempo stesso il lavoro è un dovere, cosa che al governo si sono dimenticati, preferendo scaricare le loro gravi responsabilità su imprese e attività definite come superflue”.