Marina bis: risarcito militare deceduto

Morì di cancro al polmone, tumore provocato dall’amianto, il sottufficiale della Marina Militare al quale è stato riconosciuto lo status di ‘Vittima del dovere’ in seguito alla richiesta dell’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, che ha assistito i famigliari del deceduto per il procedimento penale Marina bis.

“Una carriera da marinaio al servizio dello Stato a bordo del naviglio militare e a terra nel Centro Missilistico della Marina Militare, nella base della Maddalena, imbarcato sulla nave Ardito e su altre unità navali della nostra flotta da guerra, presso il CRESAM e il CISAM, per scoprire, appena andato in pensione, di essere affetto da cancro al polmone, e deceduto dopo mesi di atroci sofferenze. Questa è la storia di F. V., ancora una volta una morte annunciata e al tempo stesso evitabile. Il cancro polmonare non è l’unica patologia che purtroppo sta falcidiando i militari, tra i quali il personale della Marina Militare perché sono stati censiti n. 621 casi di mesotelioma e molti altri purtroppo saranno ancora diagnosticati”, sottolinea Bonanni.

La moglie e i figli, assistiti da Bonanni, hanno preteso che fosse riconosciuta per questa morte la correlazione tra servizio e amianto, un diritto per una vita spezzata nel dolore.

Gli eredi ora attendono che sia erogato quanto previsto dalla normativa che riguarda le vittime del dovere, e cioè il riconoscimento di un importo di 200 mila euro per la morte e un vitalizio mensile di millecinquecento euro a partire dal decesso, in loro favore.

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