Sarà Mario Monti a formare il nuovo Governo. L’ incarico gli è stato conferito dal Presidente della Repoubblica, Giorgio Napolitano. Il professore ha accettato con riserva. Ad annunciarlo al termine di una giornata tutta dedicata alle consultazioni, è stato il segretario generale del Quirinale, Donato Marra.
“Intendo adempiere a questo compito con grande senso di responsabilità e di servizio verso il nostro Paese”, ha affermato il presidente del Consiglio incaricato al termine dell’incontro con il capo dello Stato. ”In un momento di particolare difficoltà per l’Italia in un quadro europeo e mondiale turbati – ha sottolineato Monti – il Paese deve vincere la sfida del riscatto”. L’Italia, ha aggiunto, ”deve tornare ad essere, deve essere sempre di più elemento di forza, non di debolezza, di un’Unione europea di cui siamo stati fondatori e di cui dobbiamo essere protagonisti”.
“I nostri sforzi – ha chiarito il professore – saranno indirizzati a risanare la situazione finanziaria, a riprendere il cammino della crescita in un quadro di accresciuta attenzione all’equità sociale. Lo dobbiamo ai nostri figli, dobbiamo dare loro un futuro concreto di dignità e di speranza”.
“Mi accingo a questo compito con profondo rispetto nei confronti del Parlamento e nei confronti delle forze politiche. Opererò per valorizzarne l’impegno comune per uscire presto da una situazione che presenta aspetti di emergenza ma che l’Italia può superare con lo sforzo comune. Le consultazioni che svolgerò saranno condotte con il senso dell’urgenza ma con scrupolo. Ritornerò dal Presidente della Repubblica – ha aggiunto Monti – quando sarò in grado di sciolgliere la riserva”. Ma, ha assicurato, “saranno i tempi più brevi possibili compatibili con il desiderio di fare un lavoro buono e solido”.
Quanto alle ”voci che sono circolate attinenti ai nomi e ai tempi” per la formazione del nuovo governo “sono di pura fantasia”, ha chiarito il premier incaricato.
Il senatore a vita, lasciato il Quirinale ha poi incontrato il presidente del Senato Renato Schifani e il presidente del Consiglio dimissionario Silvio Berlusconi.
Le consultazioni di Mario Monti inizieranno domani alle 10 a Palazzo Giustiniani e, stando a quanto riferito in precedenza da fonti parlamentari dell’opposizione, intenzione di Monti sarebbe quella di fare consultazioni rapide per arrivare al nuovo governo già in serata. Quindi il voto di fiducia al nuovo esecutivo martedì al Senato e mercoledì alla Camera.
Ma a dire una parola definitiva sui tempi è stato, al termine della giornata, lo stesso presidente della Repubblica: “Se qualcuno si inventa prima che si fa il governo in due ore, poi i tempi risultano allungati – ha affermato ironico -. Non si è mai detto, con una base minima di serietà, che bastasse un giorno o 24 ore o tre ore. Come ha detto il professor Monti, sarà nei tempi più brevi che consenta il necessario scrupolo per consultare, ascoltare, raccogliere tutti gli elementi e poi venire qui a dirmi se scioglie, come mi auguro, la riserva”. In settimana? ”Sono fiducioso”.
Il capo dello Stato ha anche voluto sottolineare come con l’incarico a Monti non ci sia stato ”nessun ribaltamento del risultato delle elezioni del 2008”. Non si tratta di far “venir meno alla democrazia dell’ alternanza” ma, ha spiegato Napolitano, “di dar vita a un governo che possa unire forze politiche diverse in uno sforzo straordinario che l’attuale emergenza finanziaria ed economica esige”. Mi rendo conto, ha aggiunto Napolitano che è un “tentativo difficile” dopo “anni di contrapposizioni e di molti inascoltati appelli” ma confido che, “nel rispetto delle posizioni di tutti, si voglia largamente incoraggiare l’incarico a Monti”.
“Da domani alla fine di aprile – ha ricordato il Presidente – verranno a scadenza 200 miliardi di buoni del tesoro e bisogna rinnovarli, collocandoli sul mercato”, in una situazione del genere e con queste scadenze all’orizzonte, sarebbe stato rischioso trascinare il Paese verso il voto anticipato. Per questo “tentare di evitare un precipitoso ricorso al voto e un vuoto di governo è esigenza su cui dovrebbero concordare tutti”, ha ammonito Napolitano.
Per il garante della Costituzione, “è giunto il momento della prova, il momento del massimo senso di responsabilità. Non è tempo di rivalse faziose né di sterili recriminazioni. E’ ora di ristabilire un clima di maggiore serenità e reciproco rispetto”. “Operiamo tutti, nei prossimi mesi, per il bene comune, facendo uscire il Paese dalla fase più acuta della crisi finanziaria. Questo, credo, è ciò che l’Italia si augura”. Pertanto, ha chiarito Napolitano, “il mio convincimento è che sia nell’interesse del Paese sforzarsi” per dar vita a un governo che abbia “il più largo appoggio in Parlamento”.
Fonte: Adnkronos