Si aggrava la situazione dei marò detenuti in India. A tal punto che l’ambasciatore a New Delhi Giacomo Sanfelice è stato richiamato a Roma per consultazioni con il governo. E’ quanto dichiara la Farnesina in una nota.A complicare la posizione di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, la polizia del Kerala che ha formalizzato le accuse per omicidio nei loro confronti. La notizia è stata pubblicata dai principali media locali nelle edizioni online. Il commissario Ajith Kumar, capo del Gruppo speciale investigativo (Sit) ha presentato al tribunale di Kollam un dossier da 196 pagine contenente la perizia balistica e l’atteso “chargesheet”, ossia l’elenco delle imputazioni sulla base delle quali i militari italiani dovrebbero essere rinviati a giudizio per aver ucciso in acque indiane i due pescatori Ajesk Binki e Gelastine, lo scorso 15 febbraio.La presentazione dei documenti è coincisa con l’arrivo del sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura in Kerala, sul posto per incontri a tutti i livelli tesi a una soluzione positiva del caso. Secondo quanto riporta la stampa, la polizia chiede che i fucilieri del battaglione San Marco – che al momento dei fatti erano impegnati in una missione anti-pirateria a bordo della petroliera ‘Enrica Lexie’ – siano processati in base a quattro sezioni del codice penale indiano: 302 (omicidio); 307 (tentato omicidio); 427 (azioni che hanno comportato danni) e 34 (associazione a delinquere).Il dossier – redatto dopo ben tre mesi di indagini (il termine massimo per la carcerazione preventiva era 90 giorni) – conterrebbe anche l’esatta localizzazione del luogo dell’incidente, avvenuto secondo gli inquirenti 20,5 miglia al largo delle coste indiane ovvero entro le 22 miglia che delimitano la fascia continua che consente a uno Stato diritto di controllo sulle navi in transito.
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