La polizia indiana (Nia) potrebbe chiudere le indagini sulla vicenda dei marò italiani accusati della morte di due pescatori, a prescindere dalle testimonianze degli altri quattro fucilieri di Marina italiani che erano a bordo dell’Enrica Lexie. La notizia è riportata dal quotidiano The Times of India. Nella sua edizione online il giornale cita ”fonti della Nia” secondo cui le indagini “sono in uno stadio avanzato” e “vi sono sufficienti prove e testimonianze a sostegno dell’istruttoria”. In particolare un ufficiale della Nia ha precisato che “il rapporto contenente i capi d’accusa può prescindere dalle dichiarazioni dei quattro marò. Se c’è un eccessivo ritardo nel loro arrivo in India, presenteremo il risultato del nostro lavoro senza le loro testimonianze. Eventualmente potremmo più tardi inviare un supplemento di inchiesta”. Dunque. di fronte alla indisponibilità dei fucilieri a recarsi a New Delhi per testimoniare, la Polizia ha chiesto al ministero dell’Interno e alla Procura indiani un parere sull’atteggiamento da tenere. Ma le fonti consultate dal giornale hanno insistito che “abbiamo registrato le dichiarazioni di 50 testimoni e vi sono già quindi sufficienti prove indiziarie e legali per blindare questo caso”.
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