Marò: l’India chiede all’Italia di onorare gli impegni

Il caso dei marò italiani sta ulteriormente aggravando la situazione italiana sul fronte dei rapporti con l’India che come dichiara oggi  il primo Ministro Manmohan Singh   “se le autorità italiane non manterranno la parola, rifiutando di rispedire i due marò in India per essere processati, ci saranno conseguenze nelle nostre relazioni con l’Italia”. Singh ha dedicato diversi tweet alla vicenda, chiedendo in particolare unità al parlamento e affermando che continuerà a lavorare “attraverso i canali diplomatici”. Il premier ricorda di avere “sollecitato le autorità italiane a rispettare le decisioni della Corte Suprema e di restituire i due imputati per essere processati”. “L’India si aspetta dalla Repubblica italiana, come Paese impegnato nel rispetto della legge, che onori la dichiarazione giurata sovrana fornita da essa alla Corte Suprema”. Questo è quanto emerge dalle parole dell’ ambasciatore d’Italia in India nel suo colloquio con il ministero degli esteri, secondo un comunicato di New Delhi. A loro il premier ha detto che chiederà al ministro degli Esteri Salman Khurshid di sollevare la questione con l’Italia. Non soddisfatti per la risposta, il gruppo di deputati di sinistra ha replicato che esiste una collisione di funzionari del governo indiano con l’Italia. “Qui siamo di fronte ad una cospirazione – ha sostenuto uno di loro – e oggi pomeriggio chiederemo la sospensione del Question Time per aprire un dibattito” sulla vicenda dei marò.

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